Artisti di Bufolaria




H. A., A. M.



I problemi del Mezzogiorno e della Puglia in particolare sono complessi, e difficili da risolvere, e sono stati discussi e analizzati da molti. Due stranieri hanno preso la decisione di venire nella penisola salentina per vivere e lavorare con la speranza che alcuni di questi problemi saranno un giorno risolti.
Credono di avere qualche cosa da offrire e al tempo stesso di ricevere dal Salento. Ma perché la Puglia? Perché questa parte del Mezzogiorno può ancora offrire visuali stupende di cieli e mari, grandi spazi di natura intatta, e in quest'ambiente speravano di poter concretizzare un loro ' sogno' finora rimasto irrealizzato, Il 'sogno' era di costituire un piccolo gruppo, una piccola comunità di persone con le stesse idee, e lo stesso desiderio di vivere in modo più naturale e più sincero, ciascuno operando nel proprio campo personale e sviluppando le proprie capacità, di agricoltore, artista, poeta, scrittore, musicista, o artigiano, senza perdere di vista il profilo di tutti e quello della località che li ospita.
Nel 1969 Helen Ashbee scultrice e Arno Mandello pittore vendettero la loro casa a Parigi, misero gli attrezzi più importanti nella Simca-Brake, e con due cagnolini scesero nel Salento alla ricerca di un luogo adatto dove mettere nuove radici. Tutti e due avevano contatti di lunga data con la vita intellettuale e artistica parigina, base e mercato per la loro attività di scultura, creazione di gioielli e pittura e avevano altresì contatti con Germania, Spagna, America del Nord e del Sud.
La scultura di Helen Ashbee e i suoi 'gioielli-sculture' sono stati esposti a Parigi più volte, a Monaco di Baviera, e tra l'altro a Kiel, Berlino, Vienna, Toulouse, Nantes, Milano, Firenze, Roma e Pistoia, e i quadri di Arno Mandello più volte a Parigi, Roma, Venezia, Barcellona e al Kunstverein di Dusseldorf. Sul loro lavoro sono uscite pubblicazioni in Francia, Germania, Belgio, Spagna e Italia. Il Museo di Pforzheim ha comperato una spilla d'argento di Helen Ashbee, e la ditta 'Hermes' di fama internazionale di Parigi ha ordinato una parure in oro. Altre opere dei due artisti sono state acquistate da amatori di vari paesi.
Per quasi quindici anni prima del 1967 Helen Ashbee ha trascorso l'estate lavorando nella zona di Massa Carrara ma con lo sviluppo del turismo in quella zona lo spazio operante diminuiva e precludeva la necessaria tranquillità per il lavoro. Dopo tre mesi di ricerca attraverso tutta la penisola salentina, trovarono alla fine una masseria disabitata e in rovina con un'antica aia per battere il grano, quindici ettari di terreno trascurato, qualche albero di olivo e un bosco di pini alle spalle; di fronte una vista stupenda sul mare. Dopo lunghe trattative la Bufolaria diventava la loro nuova 'home'. Poco a poco, almeno in parte il 'sogno' cominciava a realizzarsi. Gli androni principali della vecchia costruzione diventavano la casa con un 'atelier' per Arno Mandello. In un edificio separato, che originariamente era la stalla dei buoi, fu creato un laboratorio di scultura per i lavori di saldatura e di fusione di Helen Ashbee, che già si prevedeva di ampliare grazie allo spazio magnifico intorno.
Nello stesso tempo si riparavano muri diroccati si piantavano cipressi come frangivento, si curavano gli ulivi rimondati, si piantavano frutteti e vigneti e si scavava un pozzo.
La vecchia stalla di pecore accanto al laboratorio è stata trasformata in foresteria per amici e ospiti interessati a vedere quello che la 'Bufolaria' poteva offrire, o per studenti venuti per contribuire con il loro lavoro nei mesi di vacanza alla realizzazione del ' sogno' o addirittura per rimanere e diventare una parte integrante del gruppo.
Nei primi tre anni di soggiorno nel Salento una grande scultura slanciata dorata fu ordinata per la sala di esposizione della 'Olivetti' a Lecce, e una prima 'manifestazione' o mostra dei vari lavori di entrambi gli artisti ebbe luogo alla Bufolaria nel 1972: tutto questo con l'aiuto e l'interessamento del Sindaco di allora S. Corvaglia, dell'Ente del Turismo, del Comune, di Ugento e della Pro loco, con la collaborazione del giornalista C. Pizzinelli. Da allora ci sono state altre mostre. Tanti amatori della provincia e della regione hanno acquistato e ordinato opere della 'Bufolaria'; stranieri sono venuti dal nord Italia, dalla Germania e dalla Svizzera, e dopo aver trascorso le loro vacanze in questa zona bellissima col mare ancora pulito e l'aria profumata di pino e eucalyptus, sono ritornati a casa con un quadro, un gioiello o un oggetto d'arte, e con il desiderio di ritornare.
Ma la Bufolaria ha i suoi problemi, e occorre che si allarghi il giro di amatori che la conoscono ed apprezzano. Senza una rendita stabile l'agricoltura della Bufolaria può solo mantenere i primi 'membri della comunità' producendo frutta verdura vino e olio. Affinché il 'sogno' della Bufolaria diventi una realtà c'è bisogno si sostegno e interessamento, oltre l'entusiasmo, lavoro, e l'impegno che già ci sono.
Solo allora essa potrà dare un vero contributo di qualità alla vita agricola, artistica e culturale del posto.

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