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            Il federalismo 
              amministrativo  
              scattato il primo gennaio  
              di questanno  
              guarda con  
              attenzione alle  
              regioni meridionali. 
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             Il federalismo amministrativo, a Costitu-zione invariata, scattato 
              il primo gennaio di questanno, guarda con attenzione alle 
              regioni meridionali. Al Sud, infatti, sono stati convogliati circa 
              dodicimila degli oltre trentaduemila miliardi di lire (che diventano 
              circa trentaseimila, considerando gran parte delle risorse per il 
              personale) trasferiti dai bilanci dei ministeri a quelli degli enti 
              territoriali col piano di attuazione della riforma Bassanini. 
               
              E a beneficiarne maggiormente è la Campania. Con oltre 4.700 
              miliardi, 2.400 dei quali destinati a opere pubbliche e ad incentivi 
              alle imprese (esclusi quelli previsti dalla legge 488), a questa 
              regione spetta la palma dellente territoriale più ricco 
              sul versante del decentramento.  
              Questi dati emergono dallultima relazione semestrale della 
              Commissione Bicamerale sulla riforma amministrativa che, complessivamente, 
              ha promosso lazione del governo, non evitando comunque di 
              segnalare alcuni ritardi nellopera di recepimento da parte 
              di qualche regione, a cominciare dalla Calabria e dalla stessa Campania. 
              Nel documento, messo a punto alla fine del dicembre 2000, si ricorda 
              inoltre che lopera di trasferimento delle risorse deve essere 
              accompagnata da un contestuale spostamento del personale dal centro 
              alle strutture territoriali. In particolare, prima dellinizio 
              della prossima estate, saranno 22.537 i dipendenti pubblici che 
              saranno trasferiti, anche attraverso il ricorso alla mobilità 
              territoriale, dalla gestione dei ministeri a quella delle regioni 
              a statuto ordinario e degli Enti locali. 
            Le risorse spostate dalle amministrazioni centrali alle quindici 
              regioni a statuto ordinario e agli Enti locali si aggirano attorno 
              ai ventisettemila miliardi, 15.500 dei quali con la formula una 
              tantum. Una fetta abbastanza cospicua di risorse che, considerando 
              gli ulteriori stanziamenti necessari per il trasferimento del personale, 
              salirà ad almeno 28.500-29 mila miliardi di lire. 
              A questi stanziamenti vanno poi aggiunti i settemila miliardi destinati 
              alle cinque regioni a statuto speciale (nel Sud, la Sicilia e la 
              Sardegna).  
              A questo proposito, la Commissione ha ricordato che «le risorse 
              così determinate verranno attribuite attraverso trasferimenti 
              solo in una prima fase, per poi essere definitivamente sostituite 
              con compartecipazioni allIrpef e allIva per le regioni 
              e con listituzione delladdizionale Irpef per i comuni». 
              La definizione del processo organizzativo del decentramento, sancito 
              dallaccordo raggiunto nel 2000 tra governo e Confe-renza delle 
              regioni, è stata considerata dalla Commissione un passo importante, 
              in attesa di una riforma costituzionale dello Stato in senso federale. 
              Questo processo risulta caratterizzato da una serie di elementi 
              positivi, sia sotto il profilo procedurale e formale, sia nella 
              sostanza dei risultati, grazie anche allattuazione di un principio 
              innovativo rispetto ai precedenti trasferimenti. Comunque, va sottolineato 
              che resta ancora aperto (anche se si sta avviando a soluzione) il 
              problema dellorganizzazione associata dei piccoli Enti locali, 
              al fine di dar loro una dimensione adeguata per la gestione delle 
              nuove funzioni. 
            Anche sul fronte del recepimento della riforma da parte delle regioni 
              il giudizio della Commissione è sostanzialmente positivo: 
              «Le regioni hanno in gran parte portato a compimento la fase 
              di puntuale individuazione in ciascun settore delle funzioni trasferite 
              o delegate agli enti locali e di quelle mantenute in capo a se medesime». 
              Ma dal monitoraggio condotto dalla Bicameralina a pochi 
              giorni dallora x del decollo del federalismo amministrativo 
              (primo gennaio scorso) risultavano ancora alcuni ritardi. 
            
               
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                   Trasferimenti di risorse finanziarie una 
                    tantum alle Regioni a statuto ordinario e agli Enti 
                    locali (edilizia residenziale pubblica, intervento ex Mezzogiorno, 
                    opere pubbliche, viabilità). In milioni di lire. 
                    
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                Abruzzo 
                 | 
                 
                   585.111 
                 | 
               
               
                | Basilicata | 
                 
                   664.313 
                 | 
               
               
                | Calabria | 
                 
                   1.507.261 
                 | 
               
               
                | Campania | 
                 
                   2.354.637 
                 | 
               
               
                | Emilia-Romagna | 
                 
                   667.772 
                 | 
               
               
                | Lazio | 
                 
                   1.574.165 
                 | 
               
               
                | Liguria | 
                 
                   297.925 
                 | 
               
               
                | Lombardia  | 
                 
                   1,276.385 
                 | 
               
               
                | Marche | 
                 
                   139.471 
                 | 
               
               
                | Molise | 
                 
                   675.251 
                 | 
               
               
                | Piemonte | 
                 
                   689.143 
                 | 
               
               
                | Puglia | 
                 
                   1.358.018 
                 | 
               
               
                | Toscana | 
                 
                   637.078 
                 | 
               
               
                | Umbria | 
                 
                   198.487 
                 | 
               
               
                | Veneto | 
                 
                   493.172 
                 | 
               
               
                |  
                    
                   
                 | 
               
               
                | TOTALE | 
                 
                   13.118.190 
                 | 
               
             
            Calabria, Campania e Veneto, ad esempio, non avevano ancora approvato 
              la legge regionale di ripartizione del decreto legislativo 112/98 
              sul decentramento. E sempre per quel che riguarda lattuazione 
              di questo provvedimento, che è la spina dorsale di tutto 
              il processo del federalismo amministrativo, la Commissione 
              ha mosso alcuni rilievi al Piemonte e alla Puglia per aver varato 
              leggi «non esaustive di tutte le materie» comprese nella 
              riforma. 
              Nella relazione, infine, non manca un invito al governo «a 
              chiarire la propria posizione in ordine alle diverse ipotesi di 
              riforma prospettate» per la riorganizzazione del Corpo Forestale 
              dello Stato che incide direttamente sui meccanismi di trasferimento 
              delle risorse per il settore dellagricoltura (circa 650 miliardi 
              di lire). 
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