IN QUESTO NUMERO








Avevano parlato di discesa morbida: invece, certi giorni, la lira si è trovata dentro !a un vuoto d'aria, e la perdita di quota controllata ha corso il rischio di trasformarsi in caduta a vite. I mercati liberi esteri (mercato libero è un noto eufemismo: è la piazza non ufficiale delle compravendite valutarie) registravano indici di deprezzamento della lira su minimi storici. Risacca speculativa, senz'altro; pirateria internazionale, anche. Ma pure risultato di una politica interna che non vuole, non sa, o semplicemente non può più venir fuori dall'intrico di problemi irrisolti che ci sono davanti. Gigi De Mitri, redattore dell'Ansa, apre questo numero della "Rassegna" enumerando sommariamente i nodi del congegno, i meccanismi saltati in aria, e le cause remote e prossime che hanno determinato nel nostro Paese la spirale del malessere.
Pare che il parco-macchine del ministero della Riforma Burocratica superi le cento unità; i dossier sulla Pubblica Amministrazione non sono stati resi noti, ma dovrebbero includere ottime relazioni, ricerche e forse anche qualche concreta proposta; sul numero dea pubblici dipendenti esistono cifre disparate; né si è del tutto d'accordo sulla definizione stessa del pubblico dipendente. Ma quali dovrebbero essere le sue funzioni per l'efficienza dei servizi, per lo snellimento burocratico, per l'ammodernamento di uno Stato vecchio e impotente? Esperto di problemi economici di mezzo mondo, Vittorio Barbati entra nel labirinto della Pubblica Amministrazione, nel tentativo di darci un quadro il più completo e chiaro possibile della situazione italiana. Dal labirinto delle rilevazioni statistiche, invece, il professore Tagliacarne enuclea i dati indicativi della congiuntura, inserendo per la prima volta in chiusura, gli elementi positivi e quelli negativi - "bonus" e "malus" - che hanno contraddistinto l'arco di tempo !in esame.
Il tema del Sud ritorna in un'ottica particolare, quella del turismo. Lo affronta, nelle diverse componenti, Guido Zirano, nella duplice veste di Direttore Centrale per i Rapporti Interni della Confindustria, e di Segretario del Comitato Nazionale per il Turismo. Uno studioso già noto ai nostri lettori, Cosimo Prete, ci introduce nelle aree socio-economiche del Salento, risultato di un'indagine (sui beni civili, i servizi sociali, le forze di lavoro, le tendenze e vocazioni dei centri abitati) recentemente condotta dall'Unioncamere.
In arca rotocalco è il turno di una terra intelligente e disperata, la Basilicata. Qui nacque il brigantaggio meridionale. Qui nacque il meridionalismo militante come ansia di riscatto del Sud da antiche schiavitù e dominazioni. Non è possibile esaurire in poche pagine una "storia" ricca e complessa come quella lucana. E' consentito tuttavia presentare un'immagine reale, nelle linee essenziali, di questa regione che contende alla contigua Calabria i primati negativi in tutti i settori: da qui, l'estremo interesse dei dati di Tagliacarne (gli ultimi di cui si disponga) e il senso della scoperta che si ha, a tratti, scorrendo le sintesi dei collaboratori nei settori storico e letterario, che ci rivelano quanta grandezza di pensiero è fiorita sulla povertà lucana.
Vivendo tra alcune migliaia di libri, Enzo Panareo, esercita con naturalezza anche il mestiere del critico, quasi sommergendo - per innato pudore - l'altra sua vocazione, che ne fa un originale poeta. E al poeta abbiamo affidato il compito di presentarci le masserie salentine, mentre il critico ha disseppellito un paio di manoscritti del 1700 e del 1800 (uno dei quali inedito). Ed ecco lo splendido itinerario attraverso una civiltà contadina che ci ha colto di sorpresa per la varietà di testimonianze, la complessità dei rapporti, le stesse proiezioni nell'economia agraria dei nostri giorni: itinerario che l'Autore propone con la consueta freschezza di linguaggio, e con l'attenta commossa partecipazione alle vicende storiche e civili - della sua terra.
Docente negli Stati Uniti di Storia della Civiltà Italiana, Raffaele Petrera "entra" nel mistero di Porto Badisco, rievocandone la stupenda unicità. Mauro Mauri, in tempi di risorgente femminismo, documenta un tiro mancino giocato da due pugliesi ai massimi esponenti della cultura, della politica e dell'economia del primo Novecento. Enrico Surdo, infine, trasferisce la sensibilità del designer nell'area critica, illustrando alcuni pittori che interpretano un loro personale Sud.
Le pagine azzurre si apriranno d'ora in poi con una "Lettera" del Presidente della Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce, Maestro del Lavoro Giorgio Primiceri. Lo storico De Donno illustra alcuni esempi di filantropia magliese, protagoniste illustri esponenti del gentil sesso. Chiude il numero un'appendice, con varie notizie e informazioni.

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