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Castelli e torri della Terra d'Otranto |
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Curato da Raffaele
De Vita, edito per i tipi di Adda, "Castelli e torri della Terra
d'Otranto" è il volume distribuito in omaggio nel Natale 1975
dalla Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce. E' un estratto da "Castelli
torri ed opere fortificate di Puglia", testo di maggior consistenza
e di respiro regionale. La distribuzione del volume rientra nel quadro
delle relazioni pubbliche e delle attività promozionali della Banca,
secondo una tradizione ormai consolidata, che ha visto appositamente redatti
nel Natale 1972 "Piazza del Duomo a Lecce", a cura di Teodoro
Pellegrino; nel Natale 1973 "Raffaele Gentile", a cura di Aldo
Bello e nel Natale successivo "Viaggio in Terra d'Otranto",
a cura di Autori vari. "Castelli e Torri della Terra d'Otranto si apre con "Castelli di Puglia", di Raffaele De Vita: è un ampio itinerario attraverso l'architettura militare della nostra regione; prosegue con una serie di schede storiche su "I castelli della Terra d'Otranto": quarantotto delle province di Brindisi e Taranto, sessantaquattro la provincia di Lecce. Se diversa è la misura delle schede, complesso e completo è il quadro generale che scaturisce, grazie alle accurate ricerche storiche condotte per il castello di Carovigno da Corrado Bucci Morichi; per i complessi di Laterza, Martina Franca, Massafra, Pulsano e Taranto, da Antonio Donvito; e per l'intera Penisola Salentina da Maria Letizia Troccoli Verardi (cui si deve anche una notevole documentazione fotografica). "Le torri costiere e le torri interne" e "Le torri costiere della Terra d'Otranto" chiudono il volume, proponendo, oltre ad un excursus originale e pressoché sconosciuto, alcune pregevoli planimetrie, alcuni "spaccati" e "interni". che illustrano le funzioni tatticostrategiche di questi tipici complessi salentini. Sicché, come si è verificato anche per le precedenti, analoghe iniziative della Banca Agricola Popolare, all'intrinseco valore storico e civile, il volume ne assume un altro, di rarità bibliografica, tutt'altro che secondario nel ricco panorama dei documenti d'arte e di cultura locale. |
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