X
Rally del Salento
Trofeo Banca
Agricola Popolare di Matino e Lecce
Fra il 22 e il
23 maggio si è effettuato il "X Rally del Salento - Trofeo
Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce", gara automobilistica
di regolarità egregiamente organizzata dalla Scuderia Piloti
Salentini e dall'Automobile Club di Lecce. La gara, valida per il
Trofeo dei Rallyes Nazionali, per la Challenge Regionale e per il
Campionato Sociale di Scuderia, ha avuto per teatro le strade del
Salento leccese.
Il percorso, in sintesi: da Lecce a Maglie per Vernole, Melendugno,
S. Foca, Torre S. Andrea, Borgagne, contrada Masseria Nuova, Carpignano
e Cursi; da Maglie alla litoranea occidentale per Scorrano, Nociglia,
Montesano, Specchia, Presicce, contrada Masseria Monaci, contrada
Spigolizzi, contrada Palombara; dalla litoranea occidentale a Matino
per le contrade Torre Pali, Lido Marini, Torre S. Giovanni e poi per
Ugento e Casarano; da Matino a Lecce per Parabita, contrada Masseria
Monaci, Alezio Sannicola, Aradeo, Noha, Galatina, Soleto, contrada
Masseria Cavoti, Sternatia e Galugnano. Lungo il percorso, 7 prove
speciali. I concorrenti dovevano ripetere due volte il tracciato di
gara, per complessivi Km. 400. Alla vigilia, 64 gli equipaggi iscritti;
alla partenza si sono presentati 50 equipaggi, 16 dei quali si sono
ritirati durante la gara: 34 quindi gli equipaggi classificati. Le
partenze da Lecce hanno avuto inizio alle ore 22 di sabato 22 maggio,
in piazza Mazzini; gli arrivi si sono succeduti a partire dalle prime
ore della mattinata di domenica 23 maggio.
La manifestazione ha avuto, un successo lusinghiero. Un pubblico,
assai numeroso ed entusiasta ha seguito la gara in ognuna delle località
attraversate e si è addirittura assiepato lungo i tratti più
difficili e impegnativi, vale a dire lungo i percorsi delle prove
speciali. L'ottima organizzazione ha garantito alla competizione uno
svolgimento perfetto; pochi gli incidenti e tutti connessi con la
natura e la logica di una competizione di questo tipo. Al termine
del primo giro avevano già preso la testa i leccesi Tommasi-Cillo,
seguiti a una manciata di secondi dai romani Bonamico-Staffa; eliminati
questi ultimi per uscita di strada all'inizio del secondo giro, a
Tommasi-Cillo è bastato controllare gli inseguitori e difendere
il vantaggio con consumata bravura per assicurarsi il successo. Dunque,
vincitori assoluti Tommasi-Cillo, che si sono aggiudicato il Trofeo
offerto dalla Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce.
Diamo qui di seguito
le classifiche.
CLASSIFICA ASSOLUTA
1) Tommasi-Cillo (Scuderia Piloti Salentini), Lancia Fulvia HF;
2) Giannone-Giannone (Scuderia Piloti Salentini), Lancia Fulvia HF;
3) Balestra-Mitrugno (Scuderia Piloti Salentini), Lancia Fulvia HF;
4) Volonnino-Marcone (Scuderia Vesuvio), Fiat 128;
5) Sticchi Damiani-Sticchi Damiani (Scud. Piloti Salentini), Fiat
128.
CLASSIFICA PER
CLASSI Gruppo l-Classi A-B:
1) Vergari-Martucci (Scuderia Piloti Salentini), Abarth 112;
Gruppo l-Classe
C:
1) Bianco-Antonaci (A. C. Lecce), Innocenti Mini Cooper;
Gruppo l-Classe E:
1) Vendramin-Vendramin (Scuderia Siai), Opel Ascona;
Gruppo 1-4-Classe
F:
1) Volonnino-Marcone (Scuderia Vesuvio), Fiat 128;
Gruppo 2-4-Classe
G:
1) Tommasi-Cillo (Scuderia Piloti Salentini), Lancia Fulvia HF;
Gruppo 3-Classe H:
1) Giannone-Giannone (Scuderia Piloti Salentini), Lancia Fulvia HF.
Nettissimo il
successo dei Piloti Salentini, che hanno dominato in assoluto e in
quasi tutte le classi: affermazione che sottolineiamo con sincero
compiacimento. Eccellente il lavoro svolto dai cronometristi e dai
radioamatori del gruppo "Ari" di Lecce, ai quali si deve
il costante collegamento fra sala operativa in Lecce e posti di controllo
lungo il percorso.
La cerimonia delle premiazioni si è svolta nei saloni dell'Hotel
President nel pomeriggio di domenica 23 maggio, alla presenza di Parlamentari
della Provincia, di S. E. il Prefetto e di Autorità Civili
e Militari. Il Trofeo offerto dalla nostra Banca è stato consegnato
all'equipaggio vincitore Tommasi-Cillo dal nostro Direttore Generale
dott. Raffaele Caroli Casavola. Coppe, medaglie e targhe sono andate
agli equipaggi vincitori di classe e agli equipaggi piazzatisi alle
loro spalle.
NUOVE DIPENDENZE
Con autorizzazione
della Banca d'Italia in data 8 aprile 1976 n. 1615, alla nostra Banca
è stato concesso di istituire uno Sportello Stagionale in Marina
di Leuca, frazione di Castrignano del Capo, con funzionamento limitato
al periodo 20 giugno - 10 settembre.
La nuova dipendenza ha trovato sede in Via Cristoforo Colombo (telefono
(0833) 753120) ed è stata inaugurata il 21 giugno scorso. Questa
iniziativa della nostra Banca intende venire incontro alle esigenze
degli abitanti di una popolosa e importante frazione e nello stesso
tempo soddisfare le necessità dei Turisti e dei Clienti che
ormai, specialmente durante l'estate, affluiscono numerosi in questa
splendida località balneare, nella quale la gentilezza e l'ospitalità
degli abitanti potrebbe essere seconda soltanto alla bellezza della
natura.
Siamo dunque a disposizione di quanti vorranno onorarci della loro
attenzione, offrendo tutti i servizi per qualsiasi operazione di.
Banca, ivi comprese tutte le operazioni con I' Estero.
Torneo Calcistico
interbancario
Nel quadro delle
attività ricreative, la squadra di, calcio, della nostra Banca
ha partecipato, nello scorso mese di maggio, al Torneo Calcistico
Interbancario, organizzato dalla Sede di Lecce del Banco di Napoli
in collaborazione con la FIGC. La nostra compagine era inclusa nel
Girone B, insieme alle squadre delle seguenti Banche: Arditi-Galati
di Presicce, Leuzzi-Megha di Galatone, Popolare di Parabita, Tamborino-Sangiovanni
di Alessano, V. Tamborino di Maglie. L'iniziativa, al suo terzo anno
di vita, ha riscosso larghi consensi fra tutti i partecipanti (fra
quelli in campo come fra quelli fuori del campo), i quali hanno vissuto
le giornate agonistiche non solo con accesa amichevole rivalità,
ma anche con spensierata allegria e con tanta reciproca simpatia.
E' stata cosa veramente singolare osservare con quanta agilità
e scioltezza si muovevano sul rettangolo verde tanti bravi padri di
famiglia, per di più bancari, i quali, secondo una concezione
tanto erronea quanto radicata, rappresenterebbero l'antitesi del dinamismo.
La nostra partecipazione al Torneo, sotto l'aspetto organizzativo,
è stata curata dal rag. Antonio Reho e dal rag. Luigi Ferramosca,
dirigenti il Comitato del Gruppo Sportivo, che sono un poco gli apostoli
di queste iniziative. Hanno difeso validamente i nostri colori i seguenti
atleti: Alemanno, Coradduzza, De Martinis, De Vergori, Felline, Garofalo,
Leopizzi, Metrangolo, Russo, Santantonio, Specchiarello, Tortorella.
Li ringraziamo tutti per i piacevoli pomeriggi che ci hanno consentito.
Certo la serie di incontri, senza pretese tecniche ma di elevato impegno
personale, è stata forse troppo breve in rapporto all'entusiasmo
dell'interessatissimo pubblico! Ci piace tuttavia rilevare come impegno
e volontà non abbiano offuscato l'alto senso di civismo e di
equilibrio personale.
Un'esperienza positiva, quindi, che non resterà un caso isolato
se riusciremo a dar vita a competizioni sportive in discipline diverse,
con la cortese collaborazione dei colleghi di altre Aziende operanti
nella zona.
Da queste manifestazioni non sortiranno certamente risultati sensazionali;
esse però consentiranno di attuare, a livello di competizione
anche accesa, quello scambio di contatti e quel rafforzamento dell'amicizia
e della reciproca comprensione che costituiscono, in ultima analisi,
l'interpretazione più autentica dello Sport inteso come palestra
di vita.
LIBRI -
S. Castromediano, "Caballino, Comune presso Lecce e I'antica
Sibaris in Terra d'Otranto", Lorenzo Capone Editore, Cavallino
1976 (ristampa).
Dall'editore Capone
abbiamo ricevuto il volume sopra citato. Il nome dell'Autore è
prestigioso e dovrebbe essere familiare a tutti i Salentini, anche
a quelli di modesta cultura. Infatti Sigismondo Castromediano, duca
di Morciano e marchese di Cavallino, fu uno dei personaggi più
importanti del Risorgimento pugliese; oltre che in campo politico,
primeggiò anche in campo culturale. Politicamente, appartenne
al filone liberale dell'aristocrazia; operò attivamente contro
il regime borbonico. Imprigionato e condannato a trent'anni di carcere
per essere stato tino dei promotori dei moti liberali avvenuti in
Lecce nel 1848, tornò libero dopo dieci anni, in modo avventuroso.
Esule in Inghilterra e in Francia, si adoperò sempre per l'unità
d'Italia. Proclamato il Regno d'Italia, fu Deputato al Parlamento
e Consigliere Provinciale; nell'una e nell'altra veste, fu infaticabile
nell'operare a favore della sua terra; fra l'altro, a Lui si deve
la ristrutturazione e l'ampliamento della Biblioteca Provinciale.
Abbandonò la politica attiva nel 1879, ritirandosi in Cavallino
e edicandosi esclusivamente agli studi prediletti. Buon archeologo,
fondò e progressivamente ampliò il Museo Provinciale,
che oggi porta il Suo nome; ad esso fece dono di cospicue raccolte
di pezzi archeologici di notevole valore. Morì in Cavallino
nel 1895.
La monografia del Castromediano dà di "Caballino"
un'immagine di precisione fotografica. I capitoli sull'archeologia
e sulla storia locale sono di notevole interesse per la quantità
e la qualità delle notizie che contengono. Altrettanto pregevoli
i capitoli dedicati alla descrizione dell'abitato e degli abitanti
di Cavallino, all'esame del dialetto e dell'economia del paese; per
la ricchezza e la precisione della documentazione, praticamente ricreano,
a beneficio di chi legge, tutto un mondo ormai scomparso. Piacevolissima
sorpresa costituiscono i capitoli dedicati alle tradizioni, agli usi
e costumi, alle superstizioni dell'epoca; leggerli vuol dire assistere
ad una cerimonia di nozze o al ballo della "pizzeca-pizzeca"
o ai giuochi in auge nel popolo oppure ascoltare favole e leggende
e strane credenze. Ogni argomento è trattato con tocco lieve
e, se è il caso, con fine ironia.
Seguono due appendici: una di M. M. Arigliani sullo studio tecnico
delle rovine presso Cavallino. l'altra di C. De Giorgi, contenente
notizie che integrano quelle date dal Castromediano. Entrambi, l'Arigliani
e il De Giorgi, furono contemporanei e amici del Duca.
In conclusione un libro che piace e interessa. Con questa ristampa,
Lorenzo Capone si inserisce a buon diritto nel ristrettissimo novero
degli Editori che, spesso con sacrifici, curano la conservazione e
promuovono la conoscenza di tutto ciò che il Salento è
stato e ha dato, di tutto ciò che è e dà. Non
è piccolo merito e va riconosciuto.