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A ruota libera |
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B.
M.
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Il professor Libero
Lenti pubblica su queste stesse colonne un interessante confronto in
cifre assolute fra entrate fiscali, uscite di spesa pubblica (flussi
di cassa, in entrambi i casi, e non di competenza) e disavanzo effettivo
conseguente, il tutto espresso in lire correnti. Ne deriva un preciso
quadro - colme avverte lo stesso Lenti - di completa trascuratezza negli
anni di ogni collegamento necessario tra questa grandezza e quelle del
reddito nazionale netto calcolato al costo dei suoi fattori, che è
poi il solo aggregato con il quale si possono fare degli utili confronti. Il giro di boa
si ha lì, come confermano i calcoli dell'incidenza delle varie
voci (entrate, uscite, disavanzo) sul reddito nazionale netto, che presentiamo
nella seconda tabella. Lì è la svolta, e non prima. In
quell'esercizio, come si può vedere, le entrate fanno registrare
per la prima volta un ribasso sia assoluto che percentuale, e di misura
piuttosto rilevante. In concomitanza, però, (ecco come manca
il collegamento con le altre grandezze), le uscite compiono un vero
e proprio balzo, tanto che l'aumento assoluto della spesa quasi raddoppia
rispetto all'anno precedente, la crescita assoluta va al 35,66 per cento,
e l'incidenza sul reddito sale di colpo da meno di 50 com'era prima
al 58,56 per cento: cosicché, l'incidenza del disavanzo a propria
volta scatta oltre il raddoppio, e passa dal 7,32 per cento al 16,16
per cento. Da quel momento,
non si avrà più alcun aggiustamento. E mentre per merito
precipuo dei titolari alternatisi al ministero delle Finanze le entrate
dello Stato rapidamente tornano ad assestarsi su valori più congrui
rispetto al reddito nazionale (e raggiungono e superano, poi quasi stabilizzandosi
a quelle quote - fra il 45 e il 46 per cento -, appunto il 45, nonostante
il reddito nazionale netto cresca a saggi inferiori della metà;
quanto a dire e :confermare che il progresso degli introiti fiscali
avviene in termini reali), mentre dunque avviene questo sul fronte delle
entrate, si diceva, ,su quello delle uscite scatta la " ruota libera
". Senza giustificazione alcuna nella qualità e nella quantità
di servizi offerti, nonché mentre declinano le spese in conto
capitale dello Stato, la spesa compie balzi da giaguaro, e stabilmente
si piazza a partire da quell'anno su percentuali superiori al 56 rispetto
al reddito. Mentre l'incidenza del disavanzo, conquistate le doppie
cifre, non le abbandona più. |
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