Il 30 aprile 1978 assemblea generale dei soci




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Il 30 Aprile 1978, alle ore 10, si è riunita in Matino l'annuale Assemblea Generale Ordinaria dei Soci della nostra Banca. Come ormai avviene da anni, essa è stata ospitata nell'ampia sala del cinema " S. Giorgio ". L'ordine del giorno sul quale l'Assemblea è stata chiamata a discutere e deliberare comprendeva i seguenti argomenti:
1) relazione del Consiglio di Amministrazione e rapporto del Collegio Sindacale sull'esercizio 1977;
2) presentazione del Bilancio al 31-12-1977;
3) nomina di quattro Consiglieri di Amministrazione in sostituzione dei signori Alfonso Caroppo, Mario Provenzano, Tommaso Santantonio e Luigi Zappatore, scaduti per anzianità, del Collegio Sindacale e del suo Presidente e del Comitato dei Probiviri, per scadenza del mandato;
4) determinazione della retribuzione dei Sindaci;
5) varie ed eventuali.
I soci sono convenuti numerosi e, come sempre, hanno, costituito un uditorio attento e vivamente partecipe di ogni fase dell'adunanza.
Ha assunto la Presidenza dell'Assemblea il dr. Giorgio Primiceri, Presidente del Consiglio d'Amministrazione, che ha chiamato alla carica di Segretario il dr. Raffaele Caroli Casavola, Direttore Generale della Banca. Dopo gli accertamenti di rito, il Presidente ha dichiarato aperti i lavori e ha trattato concisamente alcuni argomenti di scottante attualità: primo fra tutti il sequestro dell'on. Aldo Moro e il massacro della sua scorta. Tutta l'Assemblea, unanime, si è associata, con grande spontaneità sia alla fermissima condanna dell'orribile crimine, sia alle espressioni di viva speranza nella sollecita liberazione dell'on. Moro, sia alle attestazioni di fiducia rivolte alle Forze dell'Ordine.
Esaurito il breve preambolo, il Presidente ha invitato il dr. Caroli Casavola a dar lettura della Relazione del Consiglio di Amministrazione sull'esercizio 1977.
La parte introduttiva della Relazione, dedicata ad un'analisi attenta dei tanti malanni di varia natura che continuano ad affliggere il Paese con incisività crescente, si è chiusa con un pressante invito alla buona volontà rivolto a tutti: cittadini, partiti, enti, associazioni. Buona volontà attiva, intesa non soltanto come fondamento di ogni azione, ma anche come ingrediente indispensabile in ogni circostanza, se vorremo allontanare dal nostro futuro vicino condizioni che potrebbero essere così catastrofiche da risultare essenziali per tutti.
Delineate rapidamente le caratteristiche della situazione su scala nazionale, la Relazione ha analizzato dettagliatamente i risultati dell'annata nella zona di lavoro dell'Azienda. L'agricoltura ha ottenuto basse rese produttive unitarie e prezzi di mercato scarsamente remunerativi. Nei particolari: buoni risultati dell'olivicoltura; crisi della tabacchicoltura, sia per lo sfavorevole andamento climatico sia per le condizioni di grave ristagno del mercato; insoddisfacente la produzione ortofrutticola, ancorché di ottima qualità, e poco remunerativi i prezzi spuntati; altrettanto insoddisfacente l'andamento della viticoltura. Su quasi tutte le colture hanno influito in modo determinante le terribili brinate primaverili, apportatrici di danni gravissimi agli agricoltori, ai quali la Banca non ha fatto mancare un pronto e concreto sostegno.
Il settore secondario ha risentito macroscopicamente situazione della crisi generale del Paese. L'aumento dei costi di produzione, la pesantezza della situazione finanziaria, la contrazione delle vendite in relazione alla crisi dei mercati hanno fatto registrare un aggravamento nell'intero settore industriale della Provincia. Rilevanti cedenze di mercato hanno colpito alcuni settori, quali il mobilio, l'arredamento e l'abbigliamento. L'edilizia, sia pubblica che privata, ha continuato a soffrire di una crisi acuta; l'artigianato invece ha goduto di un andamento economico molto migliore, grazie al regime di favore di cui attualmente gode. Il commercio all'ingrosso ha registrato una flessione complessivamente leggera, poiché le correnti di esportazione non hanno subito rallentamenti; molto marcata invece la flessione riguardante il commercio al dettaglio. Positivo l'andamento in campo turistico.
Infine, peggioramento dell'occupazione per effetto della riduzione di posti di lavoro in molte aziende. La Relazione è entrata quindi nel vivo dell'attività della Banca dando giusto e doveroso risalto al considerevole lavoro, compiuto, con coraggio e accortezza, in condizioni assai difficili. In sintesi, si sono registrati i seguenti incrementi: massa fiduciaria, 26,4%; impieghi, 20,1%; patrimonio sociale, 45%; utile di esercizio, 25%.
La Relazione del Consiglio di Amministrazione si è chiusa con espressioni di apprezzamento e ringraziamento rivolte alla Direzione Generale, al Collegio Sindacale, a tutto il Personale, alle Autorità, Enti ed Associazioni che hanno collaborato con la Banca e ne hanno seguito e sostenuto l'azione, e infine ai Soci e alla Clientela.
Vivi consensi dell'Assemblea hanno ripetutamente interrotto l'esposizione del dr. Caroli Casavola e ne hanno sottolineato la conclusione.
Consensi altrettanto vivi ha riscosso l'accurato Rapporto del Collegio Sindacale, letto dal suo Presidente avv. Ubaldo Bianchi. Constatata l'eccellente situazione dell'Azienda, l'avv. Bianchi ha invitato l'Assemblea ad approvare il Bilancio, il relativo Conto Economico e la ripartizione dell'Utile Netto nei modi e nelle misure proposti dal Consiglio di Amministrazione.
Chiamata ad esprimersi dal suo Presidente, l'Assemblea ha approvato per acclamazione sia il Bilancio sia il Conto, Economico sia la ripartizione dell'Utile Netto, la quale ha previsto un dividendo di L. 400 per azione.
Si è proceduto, poi al rinnovo delle cariche sociali. L'Assemblea ha rieletto per acclamazione i quattro componenti del Consiglio di Amministrazione scaduti per compiuto triennio e, sempre per acclamazione, ha riconfermato il Comitato dei Probiviri e il suo Presidente. Riguardo al Collegio Sindacale l'Assemblea ha confermato nelle loro cariche l'avv. Ubaldo Bianchi e il geom. Agostino Schiavano, eleggendo alla carica di Sindaco effettivo il dr. Raffaele Romano e alla carica di Sindaci supplementi il dr. Francesco Di Mattina e il dr. Renato Minafra.
In seguito alle riconferme e alle elezioni di cui sopra, le Cariche Sociali della Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce per l'esercizio 1978 risultano oggi così distribuite:

 

Inaugurazione della nuova sede della Filiale di Racale

Il 14 Aprile 1978 è stata inaugurata la nuova sede della nostra Filiale di Racale. Dagli ormai inadeguati e scomodi locali della vecchia sede la Dipendenza è passata a quelli confortevolissimi di Via Fiumi Marina, in un edificio attrezzato modernamente per ogni operazione e servizio di banca e inoltre dotato di caveau, cassette di sicurezza e cassa continua.
Questa nostra Dipendenza può dunque dirsi sistemata in modo non soltanto sobrio e funzionale, ma anche adeguato alle necessità future, dal momento che è stata prevista qualsiasi possibilità di espansione.
Fra le Autorità intervenute alla cerimonia ricordiamo: il dott. Ferdinando Tonini, Direttore della Filiale di Lecce della Banca d'Italia il Parroco don Giovanni Chirivì; il Sindaco avv. Benito Schito; il ten. Arcangelo Adamo, Comandante la Tenenza dei Carabinieri di Casarano. Rappresentavano il nostro Istituto il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale al completo, il Direttore Generale e il Condirettore Generale. Erano presenti inoltre tutti i Preposti alle altre Dipendenze, numerosi funzionari e impiegati. Sono stati ospiti graditi gli esponenti politici, gli operatori economici locali e del circondario, molti clienti ed amici. Vivamente complimentati gli ingegneri Antonio Casto e Giuseppe Doria, che hanno progettato l'edificio e ne hanno seguito e diretto la realizzazione.
Dopo la benedizione dei locali, hanno parlato brevemente ai presenti il Parroco e il Sindaco. Don Chirivì ha ringraziato il nostro Istituto per l'opera costantemente svolta in favore della popolazione di Racale e per le cure riservate ai meno abbienti, ponendo l'accento sulla necessità che la Banca prosegua con pazienza nella ricerca continua del migliore adeguamento fra valori puramente umani ed esigenze schiettamente economiche: ricerca che costituisce a tutt'oggi uno dei suoi principali e più evidenti meriti. L'avv. Schito, dopo aver ringraziato la Banca per l'attenzione e l'impegno profusi a favore dell'economia cittadina, e in particolare del settore agricolo, ha espresso la speranza che la nostra Azienda voglia proseguire con altrettanta assiduità ed efficacia nell'azione di sostegno e :di stimolo alle tante iniziative locali e al coraggioso impegno degli agricoltori.
Nella sua risposta il nostro Presidente, dott. Giorgio Primiceri, dopo aver ringraziato le Autorità e tutti gli intervenuti, ha tenuto a sottolineare come l'impegno della Banca e la sua presenza attiva in favore dell'economia e della popolazione locale siano testimoniati, anche per il futuro, dal fatto stesso che l'Azienda abbia voluto dotarsi in Racale di una sede nuova e di grandi possibilità operative, sia attuali che potenziali. Egli si è poi augurato che il miglioramento della situazione generale del Paese e l'abolizione (o almeno l'attenuazione sensibile) di una parte dei tanti vincoli, che frenano e costringono l'attività creditizia, consentano al nostro Istituto di dedicare, con la capacità e l'efficienza ripetutamente dimostrate, maggiori risorse ed energie a favore delle popolazioni che ripongono la loro fiducia nella nostra Azienda: in particolare, in favore di quei settori ai quali l'attuale situazione rende più difficile l'accesso al credito. Ha concluso infine riaffermando che proprio questa rimane l'aspirazione più genuina e costante dell'Istituto, che è sempre stato coerentemente e concretamente fedele agli ideali ed ai princìpi del credito popolare e continua a perseguire con convinzione la loro, migliore attuazione.


Banca Popolare Pugliese
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