L'Italia non e pił l'America




L. D. M.



Gli utili di filiali di Banche americane si sono ridotti nel '78 del 32%, scendendo dai 20.333 milioni del' 77 a 15.346 milioni. La flessione più sensibile è stata accusata dalla Citibank, seguita dalla Chemical Bank, dalla Chase Manhattan, dalla Continental Illinois, dalla First National Chicago e dalla Bankers Trust. Fino al '77 i profitti erano cresciuti in progressione quasi geometrica, spingendo altre banche a insediarsi in Italia. Per questo, avevano aperto sportelli nel nostro paese la Morgan Guaranty e la Manufactures Hanover, seguite dalla Irving Trust. Tutte le filiali, poi, hanno dovuto frenare la loro attività, proprio nel momento in cui la liquidità del mercato interbancario (la loro fonte principale di provvista) è stata abbondante. Con l'approvvigionamento più facile, ha detto il direttore della Continental Bank, anche le banche italiane hanno cercato di finanziare le imprese americane in Italia, che rappresentano buona parte della clientela delle filiali statunitensi nella penisola. Ma anche la riduzione dei tassi e delle commissioni (spread) ha contributo alla riduzione degli utili.
Anche se gli utili sono diminuiti, la raccolta non ha cessato di aumentare, tranne che per la Chemical e la Morgan. In questo settore, in vetta è la Citibank, con tre sportelli, a Milano, Torino e Roma; seconda, la Chase Manhattan, terza banca statunitense e quinta nel mondo, controllata dalla famiglia RockeIeller: in Italia ha tre sportelli, a Milano, Roma e Bari. La Chemical Bank (quinta banca Usa), è al terzo posto; quarta, la Morgan; poi vengono la First Chicago, la Illinois, la Bankers, la Manufactures.


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