SUDPUGLIA PERCHE'




Giorgio Primicieri



Il primo numero di questa "Rassegna" fu pubblicato nel gennaio-marzo 1975. Tre sedicesimi, quarantotto pagine, soltanto sei firme, ma di prestigio: un Premio Strega per la narrativa, Guglielmo Petroni, il massimo studioso italiano di statistica comparata, Guglielmo Tagliacarne; un anglofilo di livello europeo, Mario Praz, un sensibile cultore di storia locale, Donato Moro; un economista con esperienze operative in Italia e nei Paesi della Cee, Claudio Alemanno.
Il progetto: fare di questo trimestrale un punto di riferimento al servizio degli studiosi, degli osservatori, dei cultori della nostra storia, del giovani, proporre i maggiori temi di politica economica nazionale, meridionale, pugliese e salentina, con particolare attenzione alla problematica irrisolta del Sud; rileggere in chiave moderna, e comunque oggettiva, la nostra storia politica e civile; richiamare l'attenzione sul nostro patrimonio di arte, di paesaggio di tradizioni popolari, ricollegare letteratura ed ethnos meridionali, pugliesi e salentini, alle radici originali, mediterranee, italiane ed europee; far riemergere uomini e vicende con un accurato "scavo archeologico"; dare spazio ad opere inedite emblematiche, e spesso rilevanti, del nostri autori. Un progetto ambizioso, dunque, avviato con spirito di lungimiranza, sviluppato con coerenza, e concluso, in questa prima fase, con la pubblicazione, ad esempio, del glossari di Domenicano Tondi, del romanzi di Bodini, del corsivi e dei racconti di numerosi scrittori meridionali. Un'esperienza che riteniamo ampiamente positiva, e che innumerevoli testimonianze hanno gratificato lungo i primi otto anni di vita della rivista.
Con questo numero, si avvia la seconda fase. Più spazio agli studi scientifici, alle ricerche analitiche, agli inediti. Rinunciamo, per forza di cose, all'antica testata di "Rassegna della Banca Agricola Popolare di Matino e Lecce", con una particolare nostalgia per quel punto di riferimento, affettivo prima ancora che geografico, di "Matino", per la nuova testata, "Sudpuglia", corrispondente all'attuale ragione sociale dell'originaria Banca Agricola, come nuovo segno di una intrapresa al passo con i tempi, di più articolate strutture di servizio, di un'altra sfida al futuro. Immutati resteranno il nostro impegno professionale, la nostra scommessa intellettuale, il contesto pluralistico. Nel nome di una tradizione ormai consolidata e di prestigio conquistato firma su firma, giorno dopo giorno, "Sudpuglia" continuerà ad essere un rigoroso strumento di lavoro e di consultazione, un momento di anticipazione e/o di verifica, e soprattutto l'espressione dell'intelligenza creativa di una provincia certamente periferica rispetto ai centri del potere politico, economico, editoriale, del Paese e del Sud, ma senza dubbio non meno vivace e propositiva di altre aree pugliesi e meridionali.
E' stato scritto che la cultura è politica in potenza, mentre la politica è cultura in atto. "Sudpuglia" si ripropone nella nuova veste editoriale, e con i suoi contenuti, come strumento di mediazione tra politica e cultura, tra essere e divenire. Un progetto che continua a confrontarsi con la realtà.

Banca Popolare Pugliese
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