L'UOMO PAOLO CACCIA DOMINIONI




Salvatore Masciullo



Paolo Caccia Dominioni, conte di Sillavengo, nasce a Nerviano nel 1896; la sua famiglia ascende ai Farnese, ai Colleoni, ai Doria, ai Trivulzio.
Partecipa come volontario alla guerra del 1915-18. A guerra finita, si laurea in Ingegneria presso il Politecnico di Milano, poi espatria per insofferenza politico e lavora come progettista in quattro continenti. Fra le sue realizzazioni più importanti, e anche più significative, sono da ricordare: la Necropoli Militare di El Alamein, il Sacrario di Tripoli (Libia) e il Sacrario di Murchison (Australia), tutti dedicati ai caduti in guerra, morti in combattimento o in prigionia; inoltre, le Ambasciate d'Italia del Cairo e di Ankara, il Monumento ad Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta, a Gorizia e i Monumenti ai paracadutisti della Divisione "Folgore" a Viterbo, Livorno e Castro d'Otranto.
L'attività di Paolo Caccia Dominioni viene interrotta per ben sei volte da richiami alle armi. Partecipa alle campagne in Libia, in Etiopia e alla Seconda Guerra Mondiale, raggiungendo il grado di Colonnello; invalido di guerra, è decorato cinque volte al volar militare.
Nel 1947 torna al proprio studio al Cairo, ma quasi contemporaneamente viene incaricato della missione "Onorcaduti" per l'Africa Settentrionale e trascorre il decennio 1948-58 vivendo nel deserto: percorre oltre 360 mila chilometri e recupera i resti di 11 mila caduti di ogni bandiera, perdendo sette dipendenti beduini sui campi minati.
Rientra in Italia negli anni '60 e lavora spostandosi continuamente fra Lombardia, Friuli e Puglia. Attualmente è incaricato del Monumento agli Infoibati di Gorizia ed èstato avvicinato da rappresentanti della Regione Puglia per un Monumento al Marinaio da erigersi a Leuca, su Punta Ristola.
Paolo Caccia Dominioni è anche giornalista di rilievo e scrittore affermato. Collabora per trent'anni al "Corriere della Sera", vince il Premio Bancarella con il volume "Alamein" e il Premio Montecuccoli con "La frana del San Matteo", riesce secondo nel Premio Bagutta con "1915-1919".
I viaggi in ambienti assai diversi fra loro stimolano Caccia Dominioni alla rappresentazione di ciò che vede; suoi disegni, litografie, dipinti sono oggetto di una ventina di mostre, tenute un po' dappertutto nel corso degli anni. Egli ha visto la Puglia, e in particolare il Salento, nel modo che presentiamo. Della squisita cortesia e della spontaneità nel consentirci queste riproduzioni gli siamo veramente grati.

Banca Popolare Pugliese
Tutti i diritti riservati © 2000