§ Banca e territorio

Il perché di una presenza




Raffaele Caroli Casavola



Autorità, Signore e Signori, considero un privilegio porgerVi il mio saluto e quello della Banca Popolare Sud Puglia, un saluto che vuole essere un auspicio di bene per tutti, un augurio di serenità e di gioia anche per l'approssimarsi delle festività di fine d'anno. Ed è pure un privilegio per me presentarvi il nostro Istituto in una breve sintesi di dati patrimoniali e storici.
La massa amministrata supera i mille miliardi di cui 750 sono rappresentati dai depositi della clientela distribuiti in oltre 100 mila conti. Gli impieghi economici vanno oltre i 360 miliardi. Il patrimonio è di 82 miliardi ed il capitale sociale è posseduto da 16.000 soci.
Una bella famiglia, nel complesso, che si ripromette di allargare, e non di poco, la parentela in questa bella città.
Con l'inaugurazione di questa filiale della Banca Popolare Sud Puglia noi riteniamo di aver conseguito due obiettivi fondamentali.
Il primo è di natura strutturale. Nella prospettiva della liberalizzazione prevista dagli ordinamenti della Comunità economica europea, una banca che non presenti un sufficiente spessore operativo ed un consolidato radicamento nel territorio e nel rapporto con la popolazione servita, avrebbe scarse probabilità di sopravvivenza. Il mercato finanziario italiano si sta adeguando, e in tempi brevi, a questa vitale esigenza. In tal senso la nostra presenza in una città e in un'area come quelle di Fasano rappresenta senza alcun dubbio una meta ambita, con prospettive di articolazioni e di sviluppi potenziali di grosso rilievo.
Fasano ci offre opportunità di lavoro e di interrelazioni eccellenti, grazie proprio alla sua dislocazione geografica ed alle sue tradizioni produttive e commerciali che ne hanno fatto uno dei centri creativi più avanzati della Puglia centrale.
Il secondo è di natura storica e riguarda la nuova tendenza della nostra Banca, avviata alcuni anni fa e incentrata sulla direttrice che da Sud porta a Nord. Nella sua prima fase di crescita, l'Azienda consolidò la propria presenza nel circondario che da Matino si ampliava nelle zone contigue, alle spalle del litorale ionico. E' stata, questa, la storia di un difficile pionierismo, felicemente sfociato nella collocazione a Lecce nel momento in cui si attuò l'incorporazione di un'altra banca popolare. Per la prima volta si realizzava in concreto una inversione di rotta. Non più soltanto una direzione verso l'interno dell'area di presenza, e non più soltanto la ricerca di sbocchi verso le fasce di produzione e di reddito agricolo e artigianale. Nel capoluogo salentino si andava realizzando un polo di sviluppo industriale, anch'esso orientato a Nord, e dunque verso Brindisi e Taranto, zone di monocoltura industriale che completavano il quadro del secondario pugliese, emblematizzato da Bari e dal suo tessuto produttivo destinato a diventare uno dei primi del Mezzogiorno. L'area leccese cresceva con alle spalle i nuclei di Galatina, di Nardò, di Maglie e di Casarano, e con i comprensori di sviluppo turistico delle costiere ionica e adriatica. Ebbene, il nuovo insediamento fu per noi un modo di misurare e confrontare le nostre forze, la nostra professionalità, la nostra stessa maturità. Il Salento stava cambiando volto ed era necessario affrontare la nuova realtà.
Oggi, osservando in prospettiva quel periodo, possiamo stilare un bilancio ampiamente positivo delle scelte fatte.
Una letteratura non solo locale e non solo regionale parlava della nuova fisionomia della Puglia meridionale; parlava, cioè, della trasformazione dell'uomo, del suo lavoro, e di conseguenza, dei suoi comportamenti. Moriva un poco alla volta l'antica vocazione contadina, l'emigrazione alleggeriva il peso demografico sulle campagne, nascevano i primi operai, gli uomini in tuta blu. Li chiamavano i "metalmezzadri", una generazione di transizione, quella che poi avrebbe voluto i figli diplomati, laureati e specializzati, e non più soggetti alle incertezze del reddito del settore primario.
Nella nostra, e in altre istituzioni bancarie di pari livello, batteva il polso della nuova condizione, si osservava la pressione della nuova vitalità, con i suoi avanzamenti, le sue fasi di stallo e di crisi. Un'età non facile ma anche appassionante e ricca di fermenti alla quale si congiunse, poi, quella del terziario, dello sviluppo del terziario avanzato. Ancora una volta la fisionomia della Puglia mutava e cambiava di pari passo la sua immagine al di là dei confini regionali. Il ritmo evolutivo era incalzante.
Nasceva così, in ordine di tempo, l'attuale ragione sociale della nostra Banca dopo la fusione con altra popolare della zona di Brindisi. La "Sud Puglia" sintonizzava la propria azione sul nuovo modello e sui nuovi ritmi.
E questa è storia del passato più recente.
La storia del nostro presente siete voi, è Fasano. Una storia che questa sera si arricchisce di un'altra pagina, aggiunge un'altra stella alla nostra bandiera, nella continuità delle nostre scelte e della direttrice alla quale ho già accennato. Per noi, quindi, Fasano assume anche un valore emblematico.
Opereremo qui, insieme con le altre istituzioni bancarie nel rispetto reciproco delle regole di convivenza, nella convinzione acquisita di essere presenti in un'area che offre di per sé un elevato indice di sviluppo, un equilibrato rapporto tra settore industriale, artigianale ed agricolo non disgiunti da potenzialità di avanzamento di beni, di servizi, di produttività, che sono tra le più alte della Puglia centromeridionale.
Agiremo con la consapevolezza di trovarci in una fascia territoriale che non solo ha forza propulsiva autonoma - e tanto va riconosciuto a tutti quanti voi che ne siete protagonisti e attori principali - ma che pure rappresenta il ponte ideale, l'anello di congiunzione privilegiato con l'altra parte della Puglia, quella attiva e ricca della terra di Bari.
Con quest'animo noi ci accingiamo al lavoro che ci attende da oggi in poi.
Fasano rappresenta la saldatura tra versante ionico e versante adriatico dell'economia regionale. Non solo. Si dice che esistono almeno due Puglie: quella dell'architettura romanica, in Capitanata e nel Barese; e quella dell'architettura barocca, nel Salento. L'una e l'altra quasi agganciate dall'architettura dei trulli che, da Martina Franca ad Alberobello e a Locorotondo, forma il grande accampamento delle costruzioni contadine a cono. Dunque Fasano è un baricentro geografico ed economico, ed è uno snodo unificante delle due realtà regionali. E qui, nella vostra civiltà del lavoro, nella vostra capacità di intrapresa e nella vostra cultura, che mai può essere separata dal resto delle attività umane, da oggi, con la sua ventiquattresima filiale, la Banca Popolare Sud Puglia apre il nuovo capitolo della sua attività.
Nella certezza di un impegno scambievole, di un aperto spirito di collaborazione, e nella prospettiva di ulteriori proficui progressi civili e sociali di questo territorio e dell'intera area regionale, auguriamo a voi e, consentitecelo, a noi stessi, buon lavoro e buona fortuna. E grazie di cuore a tutti per essere intervenuti; la vostra presenza è la prima pagina della storia di un presente che soltanto insieme potremo coniugare al futuro. Grazie.

Verso il Nord con l'Europa in vista

Una tappa significativa. Lo scenario prossimo venturo è quello della liberalizzazione europea, che aprirò un varco allo spirito di frontiera del nuovo millennio. In sé, e nel contesto delle dimensioni della "piccola patria", Fasano è nello stesso tempo punto d'arrivo e avamposto. Non per una storia macerante da deserto dei Tartari; ma per una vocazione creativa che accentua la tendenza avviata da Sud Puglia ormai da tempo: risalire la via delle Serre, per avere più a vista l'Europa. Per misurarne più correttamente le dimensioni. Per prendere le misure indispensabili. Per fare la propria parte.
E' lunga, la nostra regione. Ed è inattingibile, se non percorsa a passo d'uomo. Serra dopo serra, piana dopo piana. E città dopo città. E' quel che scoprì Cesare Brandi, che prima l'aveva attraversata solo in velocità, dall'alto, ritenendola "piatta". Quando mise i piedi per terra, la trovò diversa, varia e bellissima. Da quel momento, gli entrò nel cuore. E non la scordò più.
Passo dopo passo, e al passo cari i tempi, Sud Puglia va verso Nord, in nome di un'avventura calcolata. Per sentire il polso e i battiti di quella terra, nello spirito di servizio che crea sintonia e storie parallele. Quelle che seguono sono le pagine del primo incontro, del "giorno uno" di una simbiosi nel nome del futuro.


Banca Popolare Pugliese
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