§ Le scoperte e lo stupore

Qualcosa di stranamente vivo




Sergio Vuscovic Rojo



Raffaele Spada attribuisce un valore ed un rigore scientifici ad una riflessione particolare sui colori e la loro relazione, nel significato psicologico, con il soggetto attivo o passivo che dipinge o guarda, benché ci sia anche un osservare attento che è attivo.
Sente che, psicologicamente parlando, la luce dei colori possiede una velocità diversa di reazione, la velocità psicologica dei colori è distinta dalla velocità fisica della luce, che è costante. Diversamente, la percezione soggettiva della velocità psicologica dei colori è una variabile e corrisponde ad una legge culturale, storica, poiché, essendoci tanti colori, questi agiscono in forma diversa in relazione al soggetto, per la loro intensità luminosa tanto sottile, che si compenetrino tra loro, senza produrre confusione.
La luce che tu crei, Raffaele, è quest'aura sostanziale, un'architettura viva e non una mera scenografia, non un semplice gioco di geometria e di colore, bensì elaborazione di una qualità della materia e dell'uomo stesso.
Che differenza c'è fra colore e luce?
Il colore è il risultato di un fatto culturale, storicizzato, un canone del vedere.
La luce è qualcosa che si fa vedere - come dire che uno non vede perché la possiede come codificazione acquisita - come un messaggio che sembra arrivare da fuori; però, sostanzialmente, è la capacità del soggetto di guardare oltre la codificazione.
La luce viva dei tuoi quadri mette in discussione, in ogni persona che li osserva, la sua relazione con il vedere, con una realtà visiva e per questo, nel soggetto inesperto e ad un primo impatto, può creare una situazione di disturbo; ma, successivamente interiorizzata, comprende che tale percezione sgradevole o fastidio è la stessa che suscitano le cose nuove quando ci avviciniamo o quando tocchiamo qualcosa di stranamente vivo.
Quando Raffaele Spada dipinge, lo fa con tutta la storia della pittura, per cui lo scontro con l'uso delle diverse tecniche, il gioco dei personaggi, dei differenti piani, i chiaro-scuri, la contaminazione della luce creata, il contributo delle diverse scuole estetiche, eccet. Ma la sua opera non è solo il prodotto di tutta la storia della pittura, bensì anche un'esperienza di pittura e di vita.
Avendo superato, nel significato hegeliano, il suo punto di partenza primario: il barocco salentino espresso nella cartapesta e nella pietra leccese, la dialettica della ritualità fra il pagano e il trascendentale e la manifestazione diretta della natura del Salento, ora Raffaele pone le premesse di una nuova esplosione figurativa - e talvolta anche non figurativa -anche in Italia e non solo in terra salentina. E dico superare nel significato hegeliano, perché nelle sue opere rimane l'attitudine salentina in rapporto alla vita e alla fede, con i suoi "giudizi universali", pieni di modernità. L'assolutamente nuovo è che questi contenuti e forme si esprimono in una "universalità concreta", che si scorge nello stupore di questa nuova Venere, nel suo sbigottimento di fronte a questa Umanità d'oggi, che, per se stessa, sembra andare verso il suicidio e non solo per il pericolo nucleare ma anche per l'accumularsi di detriti della civiltà post-industriale, fondata sul massimo profitto, senza pietà per la terra e per gli esseri umani.
Perciò c'è tristezza nello sguardo melanconico e desolato di questa nuova Venere, la Venere Ecologica.
Tuttavia, non è pessimista nella sua denuncia, né è passiva nella sua protesta. Il suo dito accusatore indica e segna i responsabili. Allo stesso modo che i cubi trasparenti e rigidi non sono soli, ma accompagnati dalla vita che freme, i bambini, e anche dagli aquiloni che cercano l'aria pura delle altitudini e trascinano verso un nuovo progresso umano, senza contaminazioni pestifere.
Sarà migliore la vita che verrà, è da lì che questa nuova Venere ci annuncia nuove meraviglie, come quelle mele azzurre, che forse noi non vedremo, ma i nostri figli si.
Annunciare il futuro è compito dell'intellettuale creatore e Raffaele Spada assolve così il suo impegno con tutta la sua vita e con tutta la storia della pittura. Ci apre la porta a nuovi stupori.

Banca Popolare Pugliese
Tutti i diritti riservati © 2000