§ Assemblea Ordinaria dei Soci '90

Un anno di banca




G. T.



"Riteniamo di aver inciso sempre più nel solco di una tradizione ormai quasi secolare, che consolida di anno in anno il saldo legame tra la nostra banca e le terre di origine".
Pronunziando queste parole, il Presidente della Banca, dr. Raffaele Caroli Casavola, si avviava a concludere la relazione del Consiglio di Amministrazione ai Soci della Sud Puglia, convocati in Assemblea, domenica 29 aprile 1990, presso la sala del cinema S. Giorgio in Matino.
Ed in virtù di quel "saldo legame", che si è stabilito da tempo fra banca e territorio, la Sud Puglia non può non risentire, e in senso positivo e in senso negativo, delle contraddizioni vecchie e nuove della penisola salentina.
Infatti, se "la Puglia presenta, nel panorama delle regioni meridionali, una condizione diversa che le è valsa la qualifica, in un recente rapporto ISTAT, di "polo di sviluppo", in considerazione del fatto che il suo prodotto interno lordo si è collocato al di sopra della media meridionale... tuttavia la Puglia non è un'isola felice, essa è dentro gli squilibri dello sviluppo meridionale...".
Ritmi di crescita insufficienti per fronteggiare una disoccupazione ormai attestata al 21%; sostanziale impreparazione da parte delle imprese ad affrontare con compiutezza e tempestività la sfida dell'internazionalizzazione del mercato; il perdurare e l'aggravarsi delle note carenze infrastrutturali; le attese riposte nella legge 64 e le speranze appassite, a tre anni dall'entrata in vigore di quella normativa; la "crescita" della criminalità organizzata: sono questi alcuni dei punti forti trattati nella relazione, che hanno spinto, poi, Caroli Casavola a concludere che "in definitiva (per la Puglia, in generale; ed il basso Salento, in particolare) gli anni '80 avrebbero dovuto essere gli anni del consolidamento dello sviluppo dell'imprenditoria locale... stiamo assistendo, invece, ad una sorta di riflusso e di involuzione ... ".
Se quello sopra abbozzato è il contesto in cui la Banca si trova ad operare, non per questo bisogna cedere alla sfiducia ed alla rassegnazione; anzi, proprio l'azione ed i risultati conseguiti da Sud Puglia testimoniano con evidenza l'impegno assunto in prima linea dall'Istituto, che vuol essere innanzitutto una sfida continua nei confronti delle tendenze negative oggi presenti: "sentiamo che il mondo si è fatto più diffícile e che la realtà è sempre più coinvolgente. E forse tutto questo, comprese le nostre contraddizioni culturali, economiche, sociali, può essere un segno di maturazione civile".
Ampio spazio è stato dedicato nella relazione alla situazione economica delle province di Brindisi e di Lecce, area istituzionale della Banca. In sintesi:
- nel comparto agricolo si è registrato, per il terzo anno consecutivo, un andamento negativo, specie per grano duro e tabacco parzialmente negativo per olio di oliva ed uva da tavola; stabile per gli ortaggi; segnali positivi vengono, invece, dalla produzione floreale;
- nel settore industriale, prevalentemente composto da imprese di piccole e medie dimensioni, si registra una situazione di stabilità, anche se in alcuni rami (ad es., calzaturiero) da qualche anno è in corso una profonda ristruttura zio ne, che ha comportato la chiusura o l'assorbimento di non poche aziende;
- artigianato e commercio: situazione stazionaria;
- turismo: segnali positivi, determinati soprattutto dall'aumento di presenze di connazionali.
Successivamente sono stati illustrati dal Direttore Generale, dr. Vito Primiceri, i dati relativi all'attività svolta dall'Azienda nell'ultimo esercizio.
Al 31 dicembre 1989 si registra un incremento della raccolta diretta, che passa da 841 miliardi a 942 miliardi (+12%); di quella indiretta, che passa da 336 miliardi a 403 miliardi (+20%); mentre la raccolta complessiva si attesta a 1.345 miliardi (+14%).
Gli impieghi, influenzati dai fenomeni ambientali e congiunturali cui si faceva cenno in precedenza, hanno registrato un aumento del 14%, passando da 412 miliardi a 471 miliardi.
Il rapporto impieghi/depositi è pari al 50%.
Le attività nel comparto del leasing si sono raddoppiate rispetto all'anno precedente.
Va ricordato, inoltre, che l'istituto - dopo aver effettuato congrui ammortamenti ed accantonamenti di legge e volontari - ha conseguito un utile netto di lire 6.617.472.120 e che il patrimonio sociale ammonta a lire 89.478.574.251.
Molta attenzione è stata riservata dalla Banca alla formazione del Personale, avendo cura non solo di accrescere le conoscenze tecniche e professionali dei propri Collaboratori, ma anche di non perdere mai di vista la gestione motivazionale delle risorse. Con la tecnica dell'"imparare facendo", sono state assunte varie iniziative, miranti a migliorare il clima interno, a privilegiare il lavoro di équipe, a rafforzare i rapporti con i rispettivi "bacini" di utenza.
Il piano di formazione '89 ha interessato 150 Collaboratori di ogni livello per 1.643 giornate di corso.
Lo scorso anno ha segnato anche l'avvio di "Puma 2", con il quale vengono trasmesse a Banca d'Italia segnalazioni periodiche di informazioni relative all'andamento aziendale, sotto i profili contabili, amministrativi e gestionali.
"Puma 2" permetterà, fra non molto, di disporre anche di flussi informativi di ritorno, che consentiranno alla Banca di meglio individuare le dinamiche fondamentali del sistema creditizio.
Dopo la relazione del Consiglio di Amministrazione e quella del Collegio Sindacale, i Soci hanno approvato il bilancio al 31.12.1989 ed il riparto dell'utile, che prevede l'assegnazione di un dividendo di lire 700 (nell'88 lire 600) per ciascuna delle 7.231.640 azioni possedute dai 17.464 Soci.
L'Assemblea ha riconfermato nella carica i consiglieri ing. Francesco Caputo, prof. dr. Angelo Civino, avv. Alberto Petraroli, dr. Vito Primiceri ed il sig. Luigi Senape De Pace.
Nel corso dei lavori è stata consegnata una medaglia-ricordo ai signori Ezio Barone, Lores Inguscio e Giorgio Nuzzaci, come attestato di gratitudine della Banca per l'energia profusa da questi Collaboratori - recentemente andati in pensione - a favore dell'Istituto.
Vivo apprezzamento ha suscitato fra i Soci la proiezione di un filmato, dedicato al problemi dell'artigianato salentino ed alle risposte che questa categoria si attende dal mondo bancario.

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