§ Quale 1993

La grande industria punta sulla tecnologia




Robert M. Solow



I presidenti americani spesso si tuffano nella politica internazionale perché quella economica produce soltanto conflitti e frustrazioni. Per la stessa ragione Clinton punterà forse su politiche che rivitalizzino l'industria americana, dato che la macroeconomia porta solo a dispute su deficit, tasse e spesa pubblica. il nuovo presidente ha già gettato le basi di questa sua priorità, promettendo di "mettere la gente al primo posto".
Clinton, cercherà, dunque, di migliorare su larga scala la formazione delle vecchie e delle nuove leve del lavoro. Una scelta che ha due vantaggi; è popolare ed è giusta. La proposta originaria di Clinton richiedeva alle aziende, eccetto le più piccole, di spendere una certa porzione dei profitti in programmi di formazione o, altrimenti, di versare denaro in un fondo Comune da usare allo scopo. Il ministro del Lavoro ha però recentemente preso le distanze dalla proposta. Potrebbe essere una mossa saggia.
Non è che il mondo del business non possa sostenere questa statistica, oltre tutto a suo beneficio, ma sarebbe troppo facile far passare altre attività sotto la voce 'training", specie se non ha senso addestrare gente per lavori che ancora non esistono.
Forse avremo anche sussidi federali per la ricerca, lo sviluppo e i nuovi impianti industriali. Alcuni chiederanno che i sussidi o le esenzioni dalle tasse siano selettivi, diretti all'industria ad alta tecnologia o a quelle che generano "posti di lavoro". Altri rifiuteranno l'idea: i lavoratori bene addestrati trovano lavoro e non è semplice individuare le industrie giuste. Alla fine, ritengo, Clinton deciderà di favorire politiche non selettive. Si ottiene lo stesso risultato chiedendo sussidi parziali, in modo che le aziende rischino il proprio denaro, oltre a quello del contribuente.
Anche nel settore dell'ambiente il presidente sarà più determinato di Bush nel fare applicare le norme esistenti (e nell'insistere su controlli ecologici, una forma attenuata di protezionismo). Il movimento ambientalista americano si sta orientando verso l'"incentivo verde", uno strumento certamente più efficace. Dovrebbe essere ben accetto a Clinton: è, dopo tutto, "un nuovo tipo di democratico".

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