§ Quale 1993

Due freni per una Cee disunita




Lawrence R. Klein



Quando l'economia mondiale tentava di venire fuori dalla recessione dopo lo choc petrolifero del 1973-74, venne chiesto agli Stati Uniti di fare da "locomotiva" e trainare nella ripresa le economie europee e asiatiche.
Gli Stati Uniti hanno assolto piuttosto bene a questo compito, ma più per proprio tornaconto che per premura nei confronti del resto del mondo. Nel decennio successivo l'invito fu rivolto invece al Giappone e alla Germania. Ma la forza trainante arrivò, dopo il 1982, di nuovo dall'America. E oggi si preme ancora su Washington perché si metta alla testa del convoglio mondiale, quando ancora gli Usa stanno lottando per riemergere dalla recessione e sono completamente presi dai loro problemi. La china, comunque, verrà risalita lentamente, certo non con il vigore del passato. Un tasso di crescita del 3 per cento nel 1993 mi pare ottimistico, anche se forse non impossibile. Purtroppo non ci sono molti altri Paesi che oggi possano fare da traino economico. La Cina è il Paese più grande e con la crescita più veloce, circa l'8-10 per cento, ma sta puntando tutto sull'export; il Giappone e la Germania hanno entrambi le mani legate dalle proprie recessioni. Il primo gennaio 1993 doveva essere l'inizio di una nuova e gloriosa era per l'Europa unita, ma le stelle hanno deciso altrimenti. La Gran Bretagna non è ancora uscita dalla crisi; Francia e Italia lottano contro venti avversi nei mercati valutari e nell'occupazione; i rimanenti Paesi stanno solo un po' meno peggio; l'Europa orientale non ha ancora superato le frammentazioni politiche.
Non è l'inflazione il problema, ma la crescita economica lenta, la disoccupazione, il finanziamento dei deficit interni ed esterni. Nel complesso, a partire dalla seconda metà del 1993, si potranno vedere i primi segni della ripresa che sarebbe dovuta iniziare nel 1992. Ma ci vorrà per lo meno un anno ancora di ristrutturazioni e di riaggiustamenti, prima di poter gettare le basi di un buon decollo per il prossimo secolo.


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