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L'inedito
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Poesie |
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Luigi
De Simone
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T.T.
So di avere
e m'illudo Per giunta ostacolato dai telefoni, Che sono tanti
e tutti E servono per
non udirsi, Servono per
uccidere la gioia D'una parola
che giovi a entrambi O una stampella,
una gruccia o un trucco Se non di aria
e che appartiene Ma con una
tenerezza Mentre il senso
di tutto questo Ed ha ragione.
A MICRO/ONDE Ti voglio bene
che resista alla non speranza, Che capisca
quanto grande La luce che
fa buio
NEANCHE SOTTO LA TERRA Tutti crediamo Ma qualcuno
vede E che nessuno
è uguale a nessuno
IL LUOGO SERENO Siamo al punto Della luce
o telefono Ossia per due
fantasmi In un luogo
lontano, sereno,
DUETTO Ti sembra degno,
Amarmi quando sto per sparire? No, non lo
è Possibile nemmeno il contrario.
MURI I due muri
di ferro dolce Ed il futuro
semplice, Tendono ad
accoppiarsi Si riduce sempre
di più, Né gioia
né attenzioni
DURISSIMA E QUASI BIANCA Come candele
gli uomini Ed hanno il
lucignolo incerto, Secondo il
vento o il moto Si consumano, Durissima e quasi bianca.
GLI OCCHIALI Io porto gli
occhiali nella cinta Naturalmente
a salve, Per tutte le
stupidaggini e fatica degli occhi e della mente.
LA RESA DEI CONTI Le nubi della
vecchiezza Ma sarebbe Morire serenamente.
LO ZOLFANELLO Quel che accende Mentre il suo splendore di luce Serve solo
per annerire Il divano.
LA SIGARETTA PROIBITA Sento nell'orecchio Della carta
che brucia Il male lo
sento dopo Ma tramite
il sangue Sempre peggio.
EDITORE POETA M'è
capitato In un editore
poeta Ma il gioco
di parole
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