Premessa
In Italia, Paese di frontiera nell'Europa, ci sono delle aree a loro
volta ai margini che vengono a trovarsi, quindi, proprio alla "periferia
dell'impero". Il Salento è una di queste aree, ed è
il dato da cui bisogna partire per valutazioni di interventi in prospettiva,
esaminando, assieme agli aspetti negativi, anche quelli positivi.
Se la posizione geografica penalizza la competitività dei prodotti
sui mercati centro-europei per l'alta incidenza dei costi di trasporto,
per i tempi di raggiungimento del mercato, per la mancanza di indotto,
se tutto ciò ha creato disaffezione nei grossi imprenditori,
pure fiorisce nel Salento una discreta rete di industrie medio-piccole
e, soprattutto, di imprese artigianali che sono il cuore economico
di quest'area. E' ovvia la necessità, per tale tipo di tessuto
produttivo, di forme di organizzazione finalizzata al raggiungimento
dei mercati lontani, organizzazione che permetta da una parte di far
diminuire l'incidenza dei costi sui singoli produttori e prodotti,
dall'altra, di garantire, a mercati vasti, le quantità di prodotto
necessarie alle esigenze di tali mercati.
La notevole distanza dai mercati del Nord e Centro-europei comporta,
come risvolto positivo, la minore distanza da altri: Grecia, Paesi
Balcanici, Medio Oriente, Africa, aree che hanno però esigenze
prioritarie diverse da quelle del Centro e Nord Europa, per cui orientarsi
verso i mercati del secondo tipo implica talvolta una parziale riconversione
produttiva. C'è però una serie particolare di prodotti
che il Salento può offrire, prodotti che non raggiungono gli
acquirenti, ma vengono da essi raggiunti.
Per i limiti di una scarsa industrializzazione, siamo davanti ad un'area
quasi indenne da inquinamento: ne deriva appetibilità del suo
ambiente, del suo mare. Tali "prodotti" però richiedono
oggi una forma di offerta sofisticata, che implica servizi efficienti,
oltreché una confezione e vendita del prodotto culturale (storia,
tradizioni, folklore, emergenze architettoniche), assieme a quello
merceologico.
E' una miscela vasta che richiede, per non essere dispersa in mille
rivoli, prima di tutto la definizione di un'area omogenea dove tutti
questi elementi, ed altri ancora, concorrano a determinare il "prodotto"
complessivo da offrire.
Viene individuata, all'interno del Salento, l'arca della Grecia Salentina
per i suoi caratteri di omogeneità linguistica, di uniformità
di tradizioni, di tipi di insediamenti produttivi e di tipologie costruttive
esistenti. L'antica area della Grecia (circa venti Comuni) oggi è
ristretta a nove Comuni, nel cuore del Salento (Calimera, Castrignano
dei Greci, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino).
Da alcuni decenni si tenta di riprendere e rafforzare i rapporti culturali
e di scambio economico con la Grecia: tali fatti, assieme al recupero
delle tradizioni popolari, che ha avuto il punto più alto della
ricerca negli anni Settanta, hanno rafforzato, nella popolazione locale,
anche di ceto sociale diversificato, l'attaccamento alle proprie radici.
Oggi, questa presa di coscienza, questa identità possono diventare
il volano dello sviluppo in senso lato e dello sviluppo economico
in particolare. Il presente progetto tende al raggiungimento di questo
obiettivo.
Soggetti interessati
Il progetto è un progetto aperto, nel senso che tende a creare
strutture, organizzazione, indirizzi, insomma definisce un quadro
all'interno del quale far convogliare, anche successivamente, iniziative,
progetti. In tale ottica, i soggetti coinvolti sono svariati, ciascuno
con proprie competenze ed ambiti di intervento. La funzione di coordinamento,
di indirizzo, di finanziamento spetta soprattutto agli Enti Pubblici,
Regione, Provincia e Comuni, i quali assumono la funzione propositiva
ed in parte realizzativa e gestionale (anche attraverso forme consortili).
Altri soggetti pubblici sono C.R.S.E.C., Camera di Commercio, Distretto
Scolastico, Università, i quali, per le rispettive competenze,
cureranno parti del progetto. La fase operativa si avvarrà
dell'Associazionismo, della Cooperazione, delle Imprese e degli Artigiani.
I soggetti sopra indicati saranno rappresentati in un Comitato di
Gestione, che indicherà le linee generali e le priorità
di intervento. I soggetti interessati ai singoli sottoprogetti o alle
singole iniziative avranno una loro competenza ed una loro autonomia.
Il tutto dovrà essere regolamentato da norme precise che, pur
non appesantendo l'aspetto burocratico, evitino incoerenza tra i progetti
o fughe solitarie di singoli soggetti. Per ciò che riguarda
i comuni, è essenziale tenere conto dell'esperienza organizzativa
e gestionale del consorzio OISTROS, al quale fare riferimento anche
per l'aspetto giuridico.
Articolazione
del progetto
Alcune delle iniziative saranno realizzate in ciascuno dei Comuni
interessati. Per altre, sarà necessario individuare le sedi
appropriate, analizzando le situazioni dei singoli Comuni, le tradizioni
specifiche in relazione alla particolare iniziativa presa in esame,
le potenzialità di gestione e sviluppo (se iniziativa protratta
nel tempo) della stessa, anche per la presenza in loco di soggetti
che intorno a quella iniziativa hanno già lavorato. Tale criterio,
che eviti doppioni, è indispensabile, soprattutto nei casi
in cui ci sia da utilizzare tecnologia con notevoli costi.
Per fare degli esempi, laddove ci sono notevoli tradizioni culturali
è opportuno ubicare un centro studi; tra le località
più ricche di emergenze architettoniche, un centro che coordini
la catalogazione, la ristrutturazione dei beni architettonici ed ambientali;
in uno dei centri dove sono più forti le tradizioni di musiche
e canti popolari, prevedere un centro per il teatro e la musica, la
videoteca.
Considerata l'area greco-salentina come un contenitore, è necessario
rendere tale contenitore idoneo a contenere il prodotto che il progetto
si prefigge di "confezionare". Partendo dagli elementi unificanti
esistenti nell'area occorre offrire all'esterno un'immagine unica,
complessiva. Per chiarire quanto indicato, si avanzano alcune proposte
che portano in quella direzione.
1) Segnaletica
ed insegne
Sia la segnaletica stradale sia le insegne di esercizi, negozi, uffici,
servizi, devono avere caratteri grafici, forme, colori caratterizzanti
l'arca, ed essere scritti sia in italiano che in griko (ed eventualmente
in greco), come in parte avviene già in alcuni Comuni dell'area.
Per raggiungere l'obiettivo, occorre prevedere forme di incentivazione
(soprattutto per le insegne pubblicitarie).
2) Cartine
ed opuscolo-guida
Le cartine, redatte in italiano, greco ed inglese, debbono contenere
l'indicazione dei servizi, percorsi, notizie storiche, eccetera.
3) Calendario
Esso dovrà indicare fiere e mercati, feste, manifestazioni.
Dovrà contenere "cunti", proverbi, motti, ricette,
sulla falsariga dei calendari di frate Indovino.
4) Marchio
Il marchio è un elemento essenziale per l'intero progetto.
Sarà utilizzato per i prodotti tipici dell'arca (artigianato,
agricoltura, industria), sarà riportato su dépliants,
manifesti, cartelli indicatori, eccetera.
Per la utilizzazione del marchio sui prodotti, sarà necessaria
la consulenza della Camera di Commercio, che organizzerà un
proprio ufficio ad hoc. Le proposte avanzate danno un'idea delle iniziative
possibili. Una volta proposti gli elementi caratterizzanti il "contenitore",
si passa a proporre alcune iniziative che interessano uno o più
settori di intervento e che sono indicate in forma schematica; saranno
poi analizzate singolarmente.
5) Percorsi
ciclabili
Il territorio indagato è ricco di testimonianze storiche, archeologiche,
naturalistiche, che sono disseminate in tutta l'area, non concentrate
esclusivamente nei centri urbani. Tale considerazione, unita a quella
sulle brevi distanze che esistono tra i Comuni, spinge a proporre
la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili che colleghi i
centri tra loro e permetta una lettura completa del territorio. I
percorsi possono utilizzare in parte le strade vicinali esistenti.
Vanno evitati gli attraversamenti a raso delle strade provinciali
e statali, per cui in alcuni punti occorrerà realizzare dei
sopra o sottopassi. A distanza più o meno regolare lungo i
percorsi, e comunque in prossimità di località o emergenze
particolari sulle quali è opportuno soffermarsi, saranno realizzati
dei punti di sosta con panchine, cartelli descrittivi e, possibilmente,
fontane di acqua potabile ed illuminazione elettrica. Ogni Comune
avrà un terminale attrezzato, oltre che per informazioni, per
vendita di cartine, pubblicazioni, souvenirs, prodotti locali, anche
per il noleggio di biciclette, tandem, ciclocarrozzelle.
6) Corsi di
griko (e greco moderno)
I corsi di griko (e greco moderno) hanno un duplice scopo:
a) conservare il dialetto griko, perché i ragazzi possano,
attraverso la sua conoscenza, approfondire il rapporto con la cultura
della Grecia. Per dotare studenti ed insegnanti degli strumenti didattici
necessari, saranno stampati testi di grammatica, sintassi, antologia.
Non è un'opera improba se si pensa che ci sono, come base di
partenza, validissimi studi e pubblicazioni (da G. Rohlfs ad O. Parlangeli,
da V. D. Palumbo a P. Stomeo, da M. Cassoni a D. Tondi, fino a C.
Aprile e, oggi, S. Sicuro, R. Aprile ed altri). Il Distretto Scolastico
dovrebbe curare la diffusione dei testi nelle scuole elementari e
medie.
Essenziale è il coinvolgimento di anziani come aiuto agli insegnanti:
la loro partecipazione, oltre che rendere l'apprendimento del dialetto
un fatto spontaneo, naturale, arricchirà gli studenti di notizie,
modi di dire, "cunti", che sono la sostanza di una cultura
orale, una cultura subalterna che, forse, è ancora possibile
fare sfuggire alla completa omologazione alla cultura dominante.
b) favorire i rapporti di scambio con la Grecia, sia per quanto riguarda
l'aspetto commerciale, che quello turistico. Tenendo conto di tale
obiettivo, saranno previsti corsi di greco, oltre che per i ragazzi,
anche per operatori turistici, commerciali, culturali.
E' da notare che già oggi il Governo greco ed Associazioni
ad esso collegate (come il Keme) organizzano dei corsi di greco moderno
che, in genere, si concludono con un viaggio in Grecia per coloro
che li hanno frequentati.
7) Scambi con
la Grecia
Gli scambi ipotizzati sono, sostanzialmente:
- scambi culturali;
- scambi turistici;
- scambi commerciali;
- scambi sportivi.
Negli scorsi decenni si sono avuti livelli altalenanti di scambio
nei settori sopra descritti. Unire insieme le forze dei Comuni della
Grecia può significare un deciso rafforzamento di tali scambi
perché si può garantire ad essi maggiore regolarità
e più vasta portata.
Scambi culturali. Sono stati quelli avviati per primi, che hanno suscitato
molto interesse non solo nella Grecia Salentina, ma anche in Grecia.
Per dare ad essi regolarità ed un punto di riferimento e di
coordinamento preciso si propone di creare una sede a tale scopo.
E' opportuno ubicare la sede indicata in uno stabile che sia significativo
per gli obiettivi che ci si propone. Una soluzione, che si auspica,
è quella del recupero e della utilizzazione della casa di Vito
Domenico Palumbo a Calimera. Lo stabile, una casa a corte tipica della
Grecia, dispone di circa dieci vani, da restaurare, e di un giardino
di circa 500 mq. Qui può avere sede un centro studi intitolato
all'illustre studioso.
Un particolare aspetto degli scambi culturali è quello che
vede coinvolti l'Università di Lecce e gli Atenei greci (Patrasso,
Atene, Salonicco) perché gli studi già a tutt'oggi condotti,
ad esempio da studiosi degli atenei prima nominati, non abbiano più
il carattere della casualità, della sporadicità, ma
costituiscano qualcosa di organico. Non ultimo per importanza è
poi lo scambio culturale che avviene attraverso forme di spettacolo
teatrale, di danza, di musica.
Scambi turistici. Sono due i tipi di flusso turistico considerati:
uno è quello che vede i Greci nel Salento ed i Salentini in
Grecia, l'altro riguarda il movimento di turisti di provenienza esterna
alle aree considerate.
Per quanto riguarda il primo tipo di flusso turistico, esso può
essere incentivato, oltre che dai corsi di cui si è detto prima,
da una serie di convenzioni che agevolino trasporto, alloggio, acquisti,
per chi, arrivando dalla Grecia, intenda fermarsi nella Grecia Salentina
e viceversa. Per quanto riguarda il secondo tipo di flusso turistico,
si avanza la proposta di offerta ai turisti di un pacchetto vacanze
complessivo, che colleghi, attraverso forme di stretta collaborazione,
questa parte d'Italia alla Grecia; la proposta presuppone interventi
anche trutturali, come il potenziamento dello scalo ferroviario e
soprattutto di quello marittimo ad Otranto e del servizio traghetti.
La proposta è da vedersi anche come incentivo a trasformare
in parte il grosso movimento turistico di Brindisi in turismo stanziale,
oltre che di transito, con evidenti vantaggi economici per il territorio.
Vanno valutate le potenzialità della proposta e sondati l'interesse
e le disponibilità che possono aversi in Grecia attorno ad
essa.
Scambi commerciali. E' una delle parti qualificanti della proposta.
La parte esecutiva sarà approfondita, elaborata, nelle sedi
adatte, cioè Camera di Commercio, Associazione Industriali,
eccetera. L'idea che qui si vuole prospettare è quella di considerare
la Grecìa Salentina un terminale di offerta per i prodotti
greci (in parte da ottenere in esclusiva per l'Italia) e far diventare
la Grecia un attivo mercato per i prodotti greco-salentini e salentini
in generale. Va potenziata la fiera-mercato dell'Agorà a Martano
e va promossa almeno una fiera-mercato dei prodotti salentini da tenere
a cadenza annuale in Grecia. Parallelamente alle iniziative saltuarie
delle fiere-mercato, sono da prevedere dei punti vendita fissi dei
prodotti salentini in Grecia, così come dei prodotti greci
nella Grecìa (questo aspetto della proposta sarà ripreso
più avanti).
Scambi sportivi. Da parecchi anni ormai vengono realizzate manifestazioni
sportive che vedono insieme atleti greci e di Comuni dell'area greco-salentina.
Può ottenersi un salto di qualità prevedendo tornei,
manifestazioni, incontri sportivi nelle varie discipline che si tengano
regolarmente con periodicità annuale e che vedano coinvolti
non più atleti di singoli Comuni, ma della Grecìa (meglio
se del Salento) e di regioni della Grecia nel loro complesso.
8) Negozi di
artigianato tipico
L'artigianato salentino è abbastanza ricco e vario, ma l'offerta
dei prodotti è in genere abbastanza frammentaria, dispersiva.
La creazione di un marchio, di cui si è detto prima, e l'allestimento
di negozi di artigianato tipico presenti in ognuno dei Comuni della
Grecìa salentina con le stesse caratteristiche organizzative
possono dare da una parte un'impronta di unicità all'area,
dall'altra una possibilità migliore ai singoli artigiani di
avere regolarità nella produzione e quindi sicurezza nel lavoro.
Parallelamente alla vendita di prodotti nei negozi in loco, una organizzazione
dei produttori, come si è detto prima, permette poi di raggiungere
mercati lontani garantendo a quei mercati le quantità di prodotto
richieste.
9) Informatizzazione
biblioteche
Nell'area indagata, esistono numerose biblioteche:
- biblioteche comunali;
- dei C.R.S.E.C.;
- dei Distretti Scolastici e delle scuole;
- di Associazioni Culturali;
- private.
E' opportuno catalogare in maniera omogenea le pubblicazioni (libri,
giornali, riviste, codici, ecc.) ed i manoscritti esistenti nelle
varie raccolte, tendendo a privilegiare e potenziare il materiale
riguardante l'area (storia, architettura, tradizioni, leggende, ambiente,
economia, eccetera). L'uniformità di catalogazione permetterà
di gestire una grande biblioteca, localizzata in posti differenziati.
Il lavoro grosso, quello di ricognizione, sistemazione, catalogazione,
dovrebbe essere affidato a personale che abbia dimestichezza con i
problemi della archiviazione dati, oltre che essere in possesso di
una buona cultura di base. La schedatura, da avviare su supporti cartacei,
deve poi essere trasferita su computer. L'uso del computer è
indispensabile, per avere facilità di consultazione e gestione
in tempo reale di una biblioteca così articolata e, presumibilmente,
vasta. Il sottoprogetto va approfondito per definire diverse questioni
aperte:
- metodo e tempi di catalogazione;
- garanzie per i proprietari (pubblici o privati) delle pubblicazioni;
- forme di accesso alle varie biblioteche (servizio consultazione
e prestito) attraverso cataloghi o terminali di computer;
- potenziamento di biblioteche ed emeroteche di pubblica consultazione.
I criteri di catalogazione, ovviamente, devono essere tali da permettere
un successivo collegamento con altre biblioteche (Università,
Enti, eccetera), senza avere la necessità di ricatalogare il
tutto.
10) Videoteca
Per certi versi, il punto 10 ricalca quello precedente, ma ha una
sua specificità, non solo per il mezzo tecnico diverso utilizzato,
ma anche per i contenuti. Scopo principale, anche se non unico, della
videoteca, è la documentazione visiva dei fenomeni di costume,
della lingua, degli usi e delle tradizioni, dei beni artistici ed
ambientali, che caratterizzano l'area. E' un sottoprogetto da realizzare
in collaborazione con l'Università di Lecce (Antropologia,
Scienza delle Comunicazioni), e con terminali di ricerca nei vari
Comuni (Associazioni Culturali, C.R.S.E.C., Scuole). Si devono prevedere
una sede, dove raccogliere, montare, riprodurre il materiale, ed una
sala per videoconsultazione. Una seconda fase realizzativa può
prevedere, nell'ambito territoriale di ogni Comune, una sala di consultazione
di video e di cassette audio. Gli originali saranno conservati nella
sede e solo le copie saranno visionabili.
11) Alloggi
per studenti greci
Sono ormai tanti gli studenti greci che frequentano l'Università
di Lecce. Nell'ambito del progetto Grecìa, si prevede di creare
ricettività e servizi per gli studenti.
Ricettività. Si propone di puntare soprattutto al recupero
di stabili nei centri
storici. Esistono, nei centri storici, numerose unità abitative
inutilizzate, perché non più rispondenti alle esigenze
di una famiglia moderna. Ma un bilocale, ad esempio, naturalmente
ristrutturato e reso confortevole, può benissimo essere sufficiente
a soddisfare esigenze abitative di uno o più studenti. Per
raggiungere l'obiettivo, si può intervenire direttamente attraverso
l'acquisizione da parte dell'Ente pubblico e la successiva ristrutturazione,
oppure indirettamente, attraverso convenzioni con i proprietari ai
quali garantire l'occupazione dell'alloggio ed un utile adeguato (attraverso
integrazione della pigione pagata dallo studente).
Sarebbe opportuno coinvolgere il Governo greco nel sottoprogetto,
proprio perché esso non comprende solo la realizzazione di
alloggi, ma anche l'offerta di servizi per gli studenti.
Servizi. Si prevede di realizzare alcuni servizi, come:
- servizio mensa (convenzioni con i ristoratori);
- servizio lavanderia;
- allestimento di sale ritrovo;
- programmazione di iniziative culturali e sportive (anche con il
coinvolgimento del Governo greco);
- trasporti.
Per la realizzazione di tali servizi è possibile chiedere al
Governo greco (e/o alla CEE) un sostegno economico finalizzato.
12) Centro
ricerche e documentazione di lingua, teatro, musica
Il patrimonio della cultura orale dell'area è molto consistente
e valido: diversi studiosi, nel tempo, se ne sono occupati (da De
Martino a Rohlfs, da Pasolini ai tanti ricercatori locali). Il Centro
si propone di recuperare il consistente materiale di ricerca esistente,
avviare nuove iniziative di indagine, raccolta, riproposizione (si
pensi al teatro dialettale, ai componimenti poetici, alla musica ed
i canti) e, soprattutto, favorire la conoscenza di massa di tali materiali,
programmando iniziative adeguate, rivolte sia ai greco-salentini sia
a turisti e studiosi interessati alle tematiche prima enunciate. Il
Centro è direttamente collegato, ai fini operativi, alla videoteca.
13) Fiere-Mercato
I prodotti locali, sia industriali sia artigianali ed agricoli, caratterizzati
dalla presenza del marchio, saranno presenti in stands della Grecia
Salentina nelle varie fiere (Fiera del Levante, Verona, ecc.), nelle
quali sarà offerto il "prodotto" Grecia complessivo,
che sarà pubblicizzato in maniera adeguata. L'aspetto esecutivo
di questa parte del progetto sarà curato dalla Camera di Commercio,
assieme alla Provincia ed ai Comuni della Grecia.
14) Recupero
beni architettonici ed ambientali
Nell'area, l'impronta dell'uomo è presente dalla preistoria
ad oggi. Si ha un discreto affittimento di dolmen, menhir, specchie;
sono presenti aree archeologiche (in questi giorni si lavora per una
campagna di scavi a Soleto), e le emergenze del periodo medievale
sono in quantità consistente. Il territorio è punteggiato
di masserie (fortificate e non), costruzioni a secco, "pozzelle",
castelli e dimore signorili. I centri storici, come a Soleto, Sternatia,
Melpignano, conservano un notevole fascino.
E' il caso di consolidare, anche fisicamente, il patrimonio architettonico,
recuperare gli insediamenti rupestri, i frantoi ipogei, le costruzioni
a volta (suggerendo anche criteri più rigidi alle commissioni
edilizie che spesso non vanno oltre il rispetto stretto dei vincoli
della legge 1089/39). Il recupero va accompagnato da provvedimenti
inerenti al traffico motorizzato, da limitare nei centri storici,
da convenzioni con SIP ed ENEL per imporre canalizzazioni interrate
ai propri cavi, da potenziamento delle aree verdi, anche con l'uso
di fioriere ed aiuole laddove non sia possibile impiantare alberi.
E', quindi, da confezionare un vestito su misura per l'area, soprattutto
nei centri storici (concetto più vasto di quello del semplice
centro antico). Per realizzare quanto proposto, può darsi che
sia necessario proporre apposita legge regionale, che vada oltre i
limiti della legge 56, in parte carente e spesso utilizzata impropriamente.
Considerazioni
conclusive
Come si evince da quanto esposto nelle pagine precedenti, quella che
si presenta è una prima bozza di progetto, e non poteva essa,
in questa fase, avere pretese di maggiore completezza. Si offre tale
bozza per la valutazione, la modifica, l'integrazione dei contenuti
della proposta; vi sono d'altra parte aspetti non toccati, che saranno
oggetto di analisi e proposte comuni da parte dei soggetti interessati
al progetto. Tali aspetti sono di ordine giuridico, organizzativo,
realizzativo e gestionale.
Ma oltre tali aspetti, ve n'è uno, forse il più importante,
quello che assieme alle motivazioni di tipo culturale, affettivo,
ha mosso il Circolo Culturale Ghetonìa ad elaborare la presente
proposta: il lavoro. Pensiamo che una proposta articolata come questa
contenga in sé diverse opportunità di lavoro (ad esempio
per guide turistiche, artigiani, cooperative, operatori culturali
e commerciali) e che, inoltre, crei i presupposti perché altre
occasioni di lavoro vengano a determinarsi nel tempo. Il tutto, in
perfetta coerenza con il tipo di sviluppo ipotizzato per la Grecìa
salentina, uno sviluppo legato al turismo, all'artigianato, all'agricoltura
e ai servizi. Forse già solo per tale aspetto del progetto
vale la pena approfondirne contenuti e possibilità realizzative.