§ INIZIATIVA GHETONIA

PER IL FUTURO DELLA GRECÌA SALENTINA




Silvano Palamà



Premessa
In Italia, Paese di frontiera nell'Europa, ci sono delle aree a loro volta ai margini che vengono a trovarsi, quindi, proprio alla "periferia dell'impero". Il Salento è una di queste aree, ed è il dato da cui bisogna partire per valutazioni di interventi in prospettiva, esaminando, assieme agli aspetti negativi, anche quelli positivi.
Se la posizione geografica penalizza la competitività dei prodotti sui mercati centro-europei per l'alta incidenza dei costi di trasporto, per i tempi di raggiungimento del mercato, per la mancanza di indotto, se tutto ciò ha creato disaffezione nei grossi imprenditori, pure fiorisce nel Salento una discreta rete di industrie medio-piccole e, soprattutto, di imprese artigianali che sono il cuore economico di quest'area. E' ovvia la necessità, per tale tipo di tessuto produttivo, di forme di organizzazione finalizzata al raggiungimento dei mercati lontani, organizzazione che permetta da una parte di far diminuire l'incidenza dei costi sui singoli produttori e prodotti, dall'altra, di garantire, a mercati vasti, le quantità di prodotto necessarie alle esigenze di tali mercati.
La notevole distanza dai mercati del Nord e Centro-europei comporta, come risvolto positivo, la minore distanza da altri: Grecia, Paesi Balcanici, Medio Oriente, Africa, aree che hanno però esigenze prioritarie diverse da quelle del Centro e Nord Europa, per cui orientarsi verso i mercati del secondo tipo implica talvolta una parziale riconversione produttiva. C'è però una serie particolare di prodotti che il Salento può offrire, prodotti che non raggiungono gli acquirenti, ma vengono da essi raggiunti.
Per i limiti di una scarsa industrializzazione, siamo davanti ad un'area quasi indenne da inquinamento: ne deriva appetibilità del suo ambiente, del suo mare. Tali "prodotti" però richiedono oggi una forma di offerta sofisticata, che implica servizi efficienti, oltreché una confezione e vendita del prodotto culturale (storia, tradizioni, folklore, emergenze architettoniche), assieme a quello merceologico.
E' una miscela vasta che richiede, per non essere dispersa in mille rivoli, prima di tutto la definizione di un'area omogenea dove tutti questi elementi, ed altri ancora, concorrano a determinare il "prodotto" complessivo da offrire.
Viene individuata, all'interno del Salento, l'arca della Grecia Salentina per i suoi caratteri di omogeneità linguistica, di uniformità di tradizioni, di tipi di insediamenti produttivi e di tipologie costruttive esistenti. L'antica area della Grecia (circa venti Comuni) oggi è ristretta a nove Comuni, nel cuore del Salento (Calimera, Castrignano dei Greci, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino).
Da alcuni decenni si tenta di riprendere e rafforzare i rapporti culturali e di scambio economico con la Grecia: tali fatti, assieme al recupero delle tradizioni popolari, che ha avuto il punto più alto della ricerca negli anni Settanta, hanno rafforzato, nella popolazione locale, anche di ceto sociale diversificato, l'attaccamento alle proprie radici. Oggi, questa presa di coscienza, questa identità possono diventare il volano dello sviluppo in senso lato e dello sviluppo economico in particolare. Il presente progetto tende al raggiungimento di questo obiettivo.

Soggetti interessati
Il progetto è un progetto aperto, nel senso che tende a creare strutture, organizzazione, indirizzi, insomma definisce un quadro all'interno del quale far convogliare, anche successivamente, iniziative, progetti. In tale ottica, i soggetti coinvolti sono svariati, ciascuno con proprie competenze ed ambiti di intervento. La funzione di coordinamento, di indirizzo, di finanziamento spetta soprattutto agli Enti Pubblici, Regione, Provincia e Comuni, i quali assumono la funzione propositiva ed in parte realizzativa e gestionale (anche attraverso forme consortili). Altri soggetti pubblici sono C.R.S.E.C., Camera di Commercio, Distretto Scolastico, Università, i quali, per le rispettive competenze, cureranno parti del progetto. La fase operativa si avvarrà dell'Associazionismo, della Cooperazione, delle Imprese e degli Artigiani.
I soggetti sopra indicati saranno rappresentati in un Comitato di Gestione, che indicherà le linee generali e le priorità di intervento. I soggetti interessati ai singoli sottoprogetti o alle singole iniziative avranno una loro competenza ed una loro autonomia.
Il tutto dovrà essere regolamentato da norme precise che, pur non appesantendo l'aspetto burocratico, evitino incoerenza tra i progetti o fughe solitarie di singoli soggetti. Per ciò che riguarda i comuni, è essenziale tenere conto dell'esperienza organizzativa e gestionale del consorzio OISTROS, al quale fare riferimento anche per l'aspetto giuridico.

Articolazione del progetto
Alcune delle iniziative saranno realizzate in ciascuno dei Comuni interessati. Per altre, sarà necessario individuare le sedi appropriate, analizzando le situazioni dei singoli Comuni, le tradizioni specifiche in relazione alla particolare iniziativa presa in esame, le potenzialità di gestione e sviluppo (se iniziativa protratta nel tempo) della stessa, anche per la presenza in loco di soggetti che intorno a quella iniziativa hanno già lavorato. Tale criterio, che eviti doppioni, è indispensabile, soprattutto nei casi in cui ci sia da utilizzare tecnologia con notevoli costi.


Per fare degli esempi, laddove ci sono notevoli tradizioni culturali è opportuno ubicare un centro studi; tra le località più ricche di emergenze architettoniche, un centro che coordini la catalogazione, la ristrutturazione dei beni architettonici ed ambientali; in uno dei centri dove sono più forti le tradizioni di musiche e canti popolari, prevedere un centro per il teatro e la musica, la videoteca.
Considerata l'area greco-salentina come un contenitore, è necessario rendere tale contenitore idoneo a contenere il prodotto che il progetto si prefigge di "confezionare". Partendo dagli elementi unificanti esistenti nell'area occorre offrire all'esterno un'immagine unica, complessiva. Per chiarire quanto indicato, si avanzano alcune proposte che portano in quella direzione.

1) Segnaletica ed insegne
Sia la segnaletica stradale sia le insegne di esercizi, negozi, uffici, servizi, devono avere caratteri grafici, forme, colori caratterizzanti l'arca, ed essere scritti sia in italiano che in griko (ed eventualmente in greco), come in parte avviene già in alcuni Comuni dell'area. Per raggiungere l'obiettivo, occorre prevedere forme di incentivazione (soprattutto per le insegne pubblicitarie).

2) Cartine ed opuscolo-guida
Le cartine, redatte in italiano, greco ed inglese, debbono contenere l'indicazione dei servizi, percorsi, notizie storiche, eccetera.

3) Calendario
Esso dovrà indicare fiere e mercati, feste, manifestazioni. Dovrà contenere "cunti", proverbi, motti, ricette, sulla falsariga dei calendari di frate Indovino.

4) Marchio
Il marchio è un elemento essenziale per l'intero progetto. Sarà utilizzato per i prodotti tipici dell'arca (artigianato, agricoltura, industria), sarà riportato su dépliants, manifesti, cartelli indicatori, eccetera.
Per la utilizzazione del marchio sui prodotti, sarà necessaria la consulenza della Camera di Commercio, che organizzerà un proprio ufficio ad hoc. Le proposte avanzate danno un'idea delle iniziative possibili. Una volta proposti gli elementi caratterizzanti il "contenitore", si passa a proporre alcune iniziative che interessano uno o più settori di intervento e che sono indicate in forma schematica; saranno poi analizzate singolarmente.

5) Percorsi ciclabili
Il territorio indagato è ricco di testimonianze storiche, archeologiche, naturalistiche, che sono disseminate in tutta l'area, non concentrate esclusivamente nei centri urbani. Tale considerazione, unita a quella sulle brevi distanze che esistono tra i Comuni, spinge a proporre la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili che colleghi i centri tra loro e permetta una lettura completa del territorio. I percorsi possono utilizzare in parte le strade vicinali esistenti. Vanno evitati gli attraversamenti a raso delle strade provinciali e statali, per cui in alcuni punti occorrerà realizzare dei sopra o sottopassi. A distanza più o meno regolare lungo i percorsi, e comunque in prossimità di località o emergenze particolari sulle quali è opportuno soffermarsi, saranno realizzati dei punti di sosta con panchine, cartelli descrittivi e, possibilmente, fontane di acqua potabile ed illuminazione elettrica. Ogni Comune avrà un terminale attrezzato, oltre che per informazioni, per vendita di cartine, pubblicazioni, souvenirs, prodotti locali, anche per il noleggio di biciclette, tandem, ciclocarrozzelle.

6) Corsi di griko (e greco moderno)
I corsi di griko (e greco moderno) hanno un duplice scopo:
a) conservare il dialetto griko, perché i ragazzi possano, attraverso la sua conoscenza, approfondire il rapporto con la cultura della Grecia. Per dotare studenti ed insegnanti degli strumenti didattici necessari, saranno stampati testi di grammatica, sintassi, antologia. Non è un'opera improba se si pensa che ci sono, come base di partenza, validissimi studi e pubblicazioni (da G. Rohlfs ad O. Parlangeli, da V. D. Palumbo a P. Stomeo, da M. Cassoni a D. Tondi, fino a C. Aprile e, oggi, S. Sicuro, R. Aprile ed altri). Il Distretto Scolastico dovrebbe curare la diffusione dei testi nelle scuole elementari e medie.


Essenziale è il coinvolgimento di anziani come aiuto agli insegnanti: la loro partecipazione, oltre che rendere l'apprendimento del dialetto un fatto spontaneo, naturale, arricchirà gli studenti di notizie, modi di dire, "cunti", che sono la sostanza di una cultura orale, una cultura subalterna che, forse, è ancora possibile fare sfuggire alla completa omologazione alla cultura dominante.
b) favorire i rapporti di scambio con la Grecia, sia per quanto riguarda l'aspetto commerciale, che quello turistico. Tenendo conto di tale obiettivo, saranno previsti corsi di greco, oltre che per i ragazzi, anche per operatori turistici, commerciali, culturali.
E' da notare che già oggi il Governo greco ed Associazioni ad esso collegate (come il Keme) organizzano dei corsi di greco moderno che, in genere, si concludono con un viaggio in Grecia per coloro che li hanno frequentati.

7) Scambi con la Grecia
Gli scambi ipotizzati sono, sostanzialmente:
- scambi culturali;
- scambi turistici;
- scambi commerciali;
- scambi sportivi.
Negli scorsi decenni si sono avuti livelli altalenanti di scambio nei settori sopra descritti. Unire insieme le forze dei Comuni della Grecia può significare un deciso rafforzamento di tali scambi perché si può garantire ad essi maggiore regolarità e più vasta portata.
Scambi culturali. Sono stati quelli avviati per primi, che hanno suscitato molto interesse non solo nella Grecia Salentina, ma anche in Grecia. Per dare ad essi regolarità ed un punto di riferimento e di coordinamento preciso si propone di creare una sede a tale scopo.
E' opportuno ubicare la sede indicata in uno stabile che sia significativo per gli obiettivi che ci si propone. Una soluzione, che si auspica, è quella del recupero e della utilizzazione della casa di Vito Domenico Palumbo a Calimera. Lo stabile, una casa a corte tipica della Grecia, dispone di circa dieci vani, da restaurare, e di un giardino di circa 500 mq. Qui può avere sede un centro studi intitolato all'illustre studioso.
Un particolare aspetto degli scambi culturali è quello che vede coinvolti l'Università di Lecce e gli Atenei greci (Patrasso, Atene, Salonicco) perché gli studi già a tutt'oggi condotti, ad esempio da studiosi degli atenei prima nominati, non abbiano più il carattere della casualità, della sporadicità, ma costituiscano qualcosa di organico. Non ultimo per importanza è poi lo scambio culturale che avviene attraverso forme di spettacolo teatrale, di danza, di musica.
Scambi turistici. Sono due i tipi di flusso turistico considerati: uno è quello che vede i Greci nel Salento ed i Salentini in Grecia, l'altro riguarda il movimento di turisti di provenienza esterna alle aree considerate.
Per quanto riguarda il primo tipo di flusso turistico, esso può essere incentivato, oltre che dai corsi di cui si è detto prima, da una serie di convenzioni che agevolino trasporto, alloggio, acquisti, per chi, arrivando dalla Grecia, intenda fermarsi nella Grecia Salentina e viceversa. Per quanto riguarda il secondo tipo di flusso turistico, si avanza la proposta di offerta ai turisti di un pacchetto vacanze complessivo, che colleghi, attraverso forme di stretta collaborazione, questa parte d'Italia alla Grecia; la proposta presuppone interventi anche trutturali, come il potenziamento dello scalo ferroviario e soprattutto di quello marittimo ad Otranto e del servizio traghetti.
La proposta è da vedersi anche come incentivo a trasformare in parte il grosso movimento turistico di Brindisi in turismo stanziale, oltre che di transito, con evidenti vantaggi economici per il territorio. Vanno valutate le potenzialità della proposta e sondati l'interesse e le disponibilità che possono aversi in Grecia attorno ad essa.
Scambi commerciali. E' una delle parti qualificanti della proposta. La parte esecutiva sarà approfondita, elaborata, nelle sedi adatte, cioè Camera di Commercio, Associazione Industriali, eccetera. L'idea che qui si vuole prospettare è quella di considerare la Grecìa Salentina un terminale di offerta per i prodotti greci (in parte da ottenere in esclusiva per l'Italia) e far diventare la Grecia un attivo mercato per i prodotti greco-salentini e salentini in generale. Va potenziata la fiera-mercato dell'Agorà a Martano e va promossa almeno una fiera-mercato dei prodotti salentini da tenere a cadenza annuale in Grecia. Parallelamente alle iniziative saltuarie delle fiere-mercato, sono da prevedere dei punti vendita fissi dei prodotti salentini in Grecia, così come dei prodotti greci nella Grecìa (questo aspetto della proposta sarà ripreso più avanti).
Scambi sportivi. Da parecchi anni ormai vengono realizzate manifestazioni sportive che vedono insieme atleti greci e di Comuni dell'area greco-salentina.
Può ottenersi un salto di qualità prevedendo tornei, manifestazioni, incontri sportivi nelle varie discipline che si tengano regolarmente con periodicità annuale e che vedano coinvolti non più atleti di singoli Comuni, ma della Grecìa (meglio se del Salento) e di regioni della Grecia nel loro complesso.

8) Negozi di artigianato tipico
L'artigianato salentino è abbastanza ricco e vario, ma l'offerta dei prodotti è in genere abbastanza frammentaria, dispersiva. La creazione di un marchio, di cui si è detto prima, e l'allestimento di negozi di artigianato tipico presenti in ognuno dei Comuni della Grecìa salentina con le stesse caratteristiche organizzative possono dare da una parte un'impronta di unicità all'area, dall'altra una possibilità migliore ai singoli artigiani di avere regolarità nella produzione e quindi sicurezza nel lavoro.
Parallelamente alla vendita di prodotti nei negozi in loco, una organizzazione dei produttori, come si è detto prima, permette poi di raggiungere mercati lontani garantendo a quei mercati le quantità di prodotto richieste.

9) Informatizzazione biblioteche
Nell'area indagata, esistono numerose biblioteche:
- biblioteche comunali;
- dei C.R.S.E.C.;
- dei Distretti Scolastici e delle scuole;
- di Associazioni Culturali;
- private.
E' opportuno catalogare in maniera omogenea le pubblicazioni (libri, giornali, riviste, codici, ecc.) ed i manoscritti esistenti nelle varie raccolte, tendendo a privilegiare e potenziare il materiale riguardante l'area (storia, architettura, tradizioni, leggende, ambiente, economia, eccetera). L'uniformità di catalogazione permetterà di gestire una grande biblioteca, localizzata in posti differenziati.
Il lavoro grosso, quello di ricognizione, sistemazione, catalogazione, dovrebbe essere affidato a personale che abbia dimestichezza con i problemi della archiviazione dati, oltre che essere in possesso di una buona cultura di base. La schedatura, da avviare su supporti cartacei, deve poi essere trasferita su computer. L'uso del computer è indispensabile, per avere facilità di consultazione e gestione in tempo reale di una biblioteca così articolata e, presumibilmente, vasta. Il sottoprogetto va approfondito per definire diverse questioni aperte:
- metodo e tempi di catalogazione;
- garanzie per i proprietari (pubblici o privati) delle pubblicazioni;
- forme di accesso alle varie biblioteche (servizio consultazione e prestito) attraverso cataloghi o terminali di computer;
- potenziamento di biblioteche ed emeroteche di pubblica consultazione.
I criteri di catalogazione, ovviamente, devono essere tali da permettere un successivo collegamento con altre biblioteche (Università, Enti, eccetera), senza avere la necessità di ricatalogare il tutto.

10) Videoteca
Per certi versi, il punto 10 ricalca quello precedente, ma ha una sua specificità, non solo per il mezzo tecnico diverso utilizzato, ma anche per i contenuti. Scopo principale, anche se non unico, della videoteca, è la documentazione visiva dei fenomeni di costume, della lingua, degli usi e delle tradizioni, dei beni artistici ed ambientali, che caratterizzano l'area. E' un sottoprogetto da realizzare in collaborazione con l'Università di Lecce (Antropologia, Scienza delle Comunicazioni), e con terminali di ricerca nei vari Comuni (Associazioni Culturali, C.R.S.E.C., Scuole). Si devono prevedere una sede, dove raccogliere, montare, riprodurre il materiale, ed una sala per videoconsultazione. Una seconda fase realizzativa può prevedere, nell'ambito territoriale di ogni Comune, una sala di consultazione di video e di cassette audio. Gli originali saranno conservati nella sede e solo le copie saranno visionabili.

11) Alloggi per studenti greci
Sono ormai tanti gli studenti greci che frequentano l'Università di Lecce. Nell'ambito del progetto Grecìa, si prevede di creare ricettività e servizi per gli studenti.
Ricettività. Si propone di puntare soprattutto al recupero di stabili nei centri
storici. Esistono, nei centri storici, numerose unità abitative inutilizzate, perché non più rispondenti alle esigenze di una famiglia moderna. Ma un bilocale, ad esempio, naturalmente ristrutturato e reso confortevole, può benissimo essere sufficiente a soddisfare esigenze abitative di uno o più studenti. Per raggiungere l'obiettivo, si può intervenire direttamente attraverso l'acquisizione da parte dell'Ente pubblico e la successiva ristrutturazione, oppure indirettamente, attraverso convenzioni con i proprietari ai quali garantire l'occupazione dell'alloggio ed un utile adeguato (attraverso integrazione della pigione pagata dallo studente).
Sarebbe opportuno coinvolgere il Governo greco nel sottoprogetto, proprio perché esso non comprende solo la realizzazione di alloggi, ma anche l'offerta di servizi per gli studenti.
Servizi. Si prevede di realizzare alcuni servizi, come:
- servizio mensa (convenzioni con i ristoratori);
- servizio lavanderia;
- allestimento di sale ritrovo;
- programmazione di iniziative culturali e sportive (anche con il coinvolgimento del Governo greco);
- trasporti.
Per la realizzazione di tali servizi è possibile chiedere al Governo greco (e/o alla CEE) un sostegno economico finalizzato.

12) Centro ricerche e documentazione di lingua, teatro, musica
Il patrimonio della cultura orale dell'area è molto consistente e valido: diversi studiosi, nel tempo, se ne sono occupati (da De Martino a Rohlfs, da Pasolini ai tanti ricercatori locali). Il Centro si propone di recuperare il consistente materiale di ricerca esistente, avviare nuove iniziative di indagine, raccolta, riproposizione (si pensi al teatro dialettale, ai componimenti poetici, alla musica ed i canti) e, soprattutto, favorire la conoscenza di massa di tali materiali, programmando iniziative adeguate, rivolte sia ai greco-salentini sia a turisti e studiosi interessati alle tematiche prima enunciate. Il Centro è direttamente collegato, ai fini operativi, alla videoteca.

13) Fiere-Mercato
I prodotti locali, sia industriali sia artigianali ed agricoli, caratterizzati dalla presenza del marchio, saranno presenti in stands della Grecia Salentina nelle varie fiere (Fiera del Levante, Verona, ecc.), nelle quali sarà offerto il "prodotto" Grecia complessivo, che sarà pubblicizzato in maniera adeguata. L'aspetto esecutivo di questa parte del progetto sarà curato dalla Camera di Commercio, assieme alla Provincia ed ai Comuni della Grecia.

14) Recupero beni architettonici ed ambientali
Nell'area, l'impronta dell'uomo è presente dalla preistoria ad oggi. Si ha un discreto affittimento di dolmen, menhir, specchie; sono presenti aree archeologiche (in questi giorni si lavora per una campagna di scavi a Soleto), e le emergenze del periodo medievale sono in quantità consistente. Il territorio è punteggiato di masserie (fortificate e non), costruzioni a secco, "pozzelle", castelli e dimore signorili. I centri storici, come a Soleto, Sternatia, Melpignano, conservano un notevole fascino.
E' il caso di consolidare, anche fisicamente, il patrimonio architettonico, recuperare gli insediamenti rupestri, i frantoi ipogei, le costruzioni a volta (suggerendo anche criteri più rigidi alle commissioni edilizie che spesso non vanno oltre il rispetto stretto dei vincoli della legge 1089/39). Il recupero va accompagnato da provvedimenti inerenti al traffico motorizzato, da limitare nei centri storici, da convenzioni con SIP ed ENEL per imporre canalizzazioni interrate ai propri cavi, da potenziamento delle aree verdi, anche con l'uso di fioriere ed aiuole laddove non sia possibile impiantare alberi. E', quindi, da confezionare un vestito su misura per l'area, soprattutto nei centri storici (concetto più vasto di quello del semplice centro antico). Per realizzare quanto proposto, può darsi che sia necessario proporre apposita legge regionale, che vada oltre i limiti della legge 56, in parte carente e spesso utilizzata impropriamente.

Considerazioni conclusive
Come si evince da quanto esposto nelle pagine precedenti, quella che si presenta è una prima bozza di progetto, e non poteva essa, in questa fase, avere pretese di maggiore completezza. Si offre tale bozza per la valutazione, la modifica, l'integrazione dei contenuti della proposta; vi sono d'altra parte aspetti non toccati, che saranno oggetto di analisi e proposte comuni da parte dei soggetti interessati al progetto. Tali aspetti sono di ordine giuridico, organizzativo, realizzativo e gestionale.
Ma oltre tali aspetti, ve n'è uno, forse il più importante, quello che assieme alle motivazioni di tipo culturale, affettivo, ha mosso il Circolo Culturale Ghetonìa ad elaborare la presente proposta: il lavoro. Pensiamo che una proposta articolata come questa contenga in sé diverse opportunità di lavoro (ad esempio per guide turistiche, artigiani, cooperative, operatori culturali e commerciali) e che, inoltre, crei i presupposti perché altre occasioni di lavoro vengano a determinarsi nel tempo. Il tutto, in perfetta coerenza con il tipo di sviluppo ipotizzato per la Grecìa salentina, uno sviluppo legato al turismo, all'artigianato, all'agricoltura e ai servizi. Forse già solo per tale aspetto del progetto vale la pena approfondirne contenuti e possibilità realizzative.


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