§ DIBATTITI

UN PATTO PER IL SUD




Romano Prodi



Proprio nelle Regioni in cui un'oculata politica ambientale potrebbe essere straordinario fattore di sviluppo è più acuta la mancanza di lavoro. Nel nostro Paese - lo sappiamo bene - la questione dell'occupazione coincide in grandissima parte con quella del Mezzogiorno. Ma non dobbiamo pensare, come troppo a lungo si è fatto nel passato, che quello delle regioni meridionali sia soltanto un problema economico da affrontare con l'intervento straordinario dello Stato. Il Mezzogiorno ha bisogno di ritrovare la fiducia in se stesso e deve avere la certezza che potrà contare anche in futuro sulla solidarietà di tutta la Nazione.
Noi siamo convinti che il dirigismo statale, anziché stimolare iniziative locali coerenti con le risorse dei territori meridionali, abbia finito per soffocare lo sviluppo. Il primo interesse della società meridionale è quello di avere una classe politica nuova e responsabile, capace di produrre risultati concreti per tutti i cittadini.
I segnali, in questo senso e in questa direzione, sono numerosi, e sono incoraggianti.
Perché questi segnali si moltiplichino e perché la società meridionale incominci a valorizzare sistematicamente le straordinarie risorse di cui dispone, occorre proseguire con determinazione e con tenacia la lotta contro la criminalità organizzata e promuovere ad ogni livello la cultura della legalità.
E' stato fatto molto negli ultimi anni, e grandi sono stati i successi anche in quest'ultimo periodo. E di questi successi siamo grati a tutti coloro che quotidianamente si sacrificano nella lotta contro i cartelli del crimine organizzato. Non bisogna abbassare la guardia. Tutti sappiamo che gli investimenti privati di cui il Mezzogiorno ha bisogno saranno favoriti dalla progressiva sconfitta e dall'irreversibile emarginazione della cultura mafiosa nelle regioni meridionali.
E' vero. Io penso che il Mezzogiorno d'Italia possa diventare la Florida e la California dell'Europa, ma lo può diventare soltanto con una sconfitta generale e definitiva della criminalità organizzata.
Criminalità e sviluppo sono sempre stati tra di loro del tutto incompatibili.
Si debbono infine realizzare anche nelle regioni meridionali dei grandi progetti: dalle reti di telecomunicazione per creare un ambiente favorevole all'insediamento di imprese innovative, al rifornimento idrico di tutte le abitazioni; dal completamento delle reti di trasporto stradale e delle reti ferroviarie, alla realizzazione di nuovi mezzi di trasporto nelle aree metropolitane.
C'è moltissimo da fare per il turismo, per l'ambiente, per la manutenzione delle opere pubbliche e per la valorizzazione dei beni culturali.
Nel quadro della riforma delle regole del mercato del lavoro e della formazione professionale, inoltre, sarà necessario promuovere intese fra imprese e sindacati, col sostegno pubblico, per creare lavoro nelle aree meridionali. Occorrerà concentrare gli sforzi su aree e settori specifici che valorizzino le particolari vocazioni del Sud.
Sono più che certo che con l'appoggio concreto, ma non assistenziale, di tutta quanta la comunità nazionale, il Mezzogiorno d'Italia ritroverà la strada dello sviluppo e riuscirà a recuperare le posizioni perdute.


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