§ DOCUMENTI

L'UNIONE NEI TEMPI STABILITI




Jean Arthuis: Ministro delle Finanze francese
Theo Waigel: Ministro delle Finanze tedesche



Siamo più che mai convinti che l'Unione Monetaria Europea sarà un grande successo e abbiamo la stessa opinione su tutte le importanti questioni che restano in sospeso. L'attuale ripresa della crescita e gli sforzi senza precedenti compiuti dai nostri due governi per riequilibrare le finanze pubbliche permetteranno ai nostri due Paesi di rispettare i criteri di Maastricht e di realizzare l'Unione Monetaria venerdì 1° gennaio 1999.
Negli ultimi decenni, i ritmi economici di Francia e Germania sono stati sempre più paragonabili. Le due economie non si sono discostate se non in casi eccezionali. In seguito alla recessione del 1993, l'innalzamento inatteso dei tassi di interesse a lungo termine e le malaugurate fluttuazioni dei tassi di cambio hanno ostacolato la forte ripresa che si annunciava. Ma il ritmo della crescita dovrebbe accelerare all'inizio del 1997.
Le condizioni in cui funzionano le nostre economie non sono mai state così favorevoli da molti anni in qua. I mercati asiatici, americani ed Est-europei sono in espansione. I tassi di cambio fra le principali monete corrispondono oggi alle reali basi economiche. In Europa l'inflazione è sotto controllo e le economie si sono riequilibrate grazie a una riduzione dei deficit pubblici e a più ampi margini di manovra per le politiche monetarie. Le economie francese e tedesca hanno in larga misura le stesse esigenze strutturali. Le spese pubbliche crescenti avevano imposto loro un fardello sempre più pesante. La rigidità del mercato del lavoro e i costi di produzione troppo elevati hanno rappresentato gravi ostacoli alla creazione di posti di lavoro. La necessità di ridurre i settori pubblici delle nostre economie ha ispirato i budgets per il 1997 dei nostri due Paesi. Stiamo facendo sforzi senza precedenti sul fronte delle spese pubbliche. Questo permetterà a Francia e Germania di soddisfare tutti i criteri del Trattato di Maastricht e di realizzare l'Unione Monetaria alla data prevista.
Il 1° gennaio 1999 la terza tappa della Unione Monetaria Europea sarà realizzata e i tassi di cambio saranno fissati in modo irrevocabile fra i Paesi che soddisferanno i criteri di Maastricht. Questi Paesi saranno indicati dal Consiglio Europeo al più tardi nel 1998. Francia e Germania saranno nel gruppo. Speriamo che il maggior numero di Paesi membri sia con noi e che gli altri ci raggiungano il più presto possibile.
Un buon debutto per l'Euro richiede il mantenimento dei tassi di cambio come obiettivo fondamentale delle politiche economiche all'interno dell'Unione Europea. La stabilità dei tassi di cambio è stata una delle chiavi delle nostre strategie economiche, e tale resterà nei confronti dei Paesi dell'Unione Europea che non parteciperanno dall'inizio all'Unione Monetaria.
Il buon funzionamento del Mercato unico non deve essere messo in pericolo da fluttuazioni eccessive tra l'Euro e le altre divise europee. Una convergenza profonda delle basi economiche resta la condizione sine qua non della stabilità dei tassi di cambio. Essa esige politiche monetarie disciplinate e responsabili fra tutti i Paesi europei, con la stabilità dei prezzi come obiettivo.
Il coordinamento delle politiche monetarie nel quadro del Consiglio della Banca centrale europea giocherà dunque un ruolo cruciale. La sorveglianza multilaterale a livello comunitario dovrà includere il controllo delle vicissitudini dei tassi di cambio, e dovranno essere predisposte misure che permettano di evitare fluttuazioni eccessive.


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