Lo scopo è quello
di individuare
i nodi del futuro,
i punti sensibili,
le zone di tensione,
i crocevia
dai quali si dipartono molte strade.
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La tecnica di base è collaudata. Si parte da alcuni dati
pressoché certi o con poche varianti (proiezioni demografiche,
ecc.); si aggiungono le previsioni estreme considerate ragionevolmente
plausibili (ipotesi alta e bassa) per le
principali variabili economiche, legate tra loro da un modellino
matematico che ne garantisca la coerenza; a queste si uniscono più
sfumate previsioni per elementi sociali e politici (cultura, arte,
ideologie) ed ecologici. Si mescola, e da questo magma emergono
diversi scenari, ovvero mondi possibili, logicamente plausibili
e coerenti. Lo scopo non è quello di indovinare
quel che succederà, ma piuttosto di individuare i nodi
del futuro, ossia i punti sensibili, le zone di tensione,
i crocevia dai quali si dipartono molte strade.
Intendiamo muoverci in questa direzione e, di fronte agli incidenti
del Millennium Round di Seattle, non abbiamo resistito alla tentazione
di un esercizio preliminare, sommario e provvisorio, sul decennio
che abbiamo di fronte. Esaminiamo, quindi, questi scenari abbozzati.
Pax americana
Il Millennium Round, iniziato turbinosamente a Seattle a fine novembre
1999, si chiuse nel 2002 con un allargamento della liberalizzazione
degli scambi, secondo le linee dellamministrazione Clinton
e della successiva amministrazione Gore. Lassen-za di dazi
sui prodotti venduti via Internet ha rivoluzionato la distribuzione
e ormai il 20-30 per cento degli acquisti avviene su questo canale.
Nel mondo di telecomunicazioni - elettronica - informazione - spettacolo
si è verificata una concentrazione senza precedenti: ci sono
tre gestori planetari di telefonia mobile (uno europeo, uno nordamericano
e uno cinese) e cinque di telefonia fissa, quattro agenzie di stampa,
cinque case editrici che diffondono i loro prodotti simultaneamente
nel pianeta. La concentrazione è avanzata anche in altri
settori: i produttori di autoveicoli sono sei o sette, le case farmaceutiche
che svolgono ricerche innovative sono ridotte a cinque o sei, e
i grandi gruppi bancari non sono più di dieci. La struttura
di queste imprese è federale, con ampie autonomie territoriali
alle società consociate; la proprietà è controllata
soprattutto da fondi di investimento e da fondi pensione. LAntitrust
sorveglia che tale elevatissimo livello di concentrazione non venga
superato. Al di sotto, ci sono imprese piccole e medie che fanno
profitti sostanzialmente minori e più instabili.
Con pochi rallentamenti congiunturali, gli Stati Uniti mantengono
un tasso medio di crescita del 3-4 per cento, sullonda dei
vantaggi di produttività creati dalla rivoluzione elettronica;
lEuropa si colloca sul 2-3 per cento. Il primato della crescita
è dellAfrica (8-10 per cento, ad eccezione di alcune
zone di guerra endemica), che però partiva da livelli infimi.
Tutto il mondo emergente presenta tassi del 5-7 per cento. Linflazione
è bassa, loccupazione sostanzialmente piena ma con
forte variabilità; la distribuzione del reddito riserva largo
spazio ai profitti. La lingua inglese consolida la sua posizione
di lingua universale; le università anglosassoni sono i veri
motori della ricerca; lEuropa è un po defilata
e molto invecchiata.
Linvecchiamento è uno dei problemi principali. Un altro
è la gestione delle risorse naturali, in un mondo in cui
si verifica un moderato effetto serra. La precarietà dellambiente
e del lavoro, la maggiore divaricazione dei redditi, danno largo
spazio a una cultura delleffimero e ad una religiosità
esoterica. Una fascia di popolazione rifiuta il sistema: sette e
gruppi terroristici compiono clamorosi e sanguinosi atti di sfida.
LAtlantico più largo
Il Millennium Round, iniziato turbinosamente a Seattle a fine novembre
1999, si chiuse nel 2002 con un mezzo fallimento. Clinton non riuscì
a superare le resistenze di europei e giapponesi, i prodotti venduti
su Internet vennero sottoposti a dazi. Venne introdotta unimposta
sulle transazioni finanziarie a breve (Tobin tax) che
serve tuttora a finanziare le tante attività delle Nazioni
Unite. Si è arrivati così ad una globalizzazione a
metà, con movimenti di capitale semiliberi e la regolazione
dei cambi tra dollaro, euro e yen.
Il successivo presidente americano, un repubblicano, accentuò
la polemica nei confronti dellEuropa, soprattutto dopo che
i governi tedesco, francese e italiano intervennero ripetutamente
a salvare con denaro pubblico imprese private in difficoltà.
LEuropa, dal canto suo, rifiutò di smantellare lo stato
sociale, limitandosi a lievi riduzioni pensionistiche, e impose
dazi protettivi contro le importazioni asiatiche. Leuro ha
unarea di influenza più ampia, in particolare dopo
ladozione come moneta di riserva della Federazione Russa.
LUnione europea, che ora comprende ventidue Paesi, ha concluso
un patto ventennale con la Federazione Russa, la quale fornisce
petrolio e altre materie prime, vendute a un prezzo fissato in euro.
LEuropa ha sviluppato sofisticate tecnologie ferroviarie di
alta velocità, lorganizzazione pubblica fa largo uso
di tecnologie elettroniche centralizzate (con carte intelligenti,
cervelloni, ecc.); Internet è diffusa essenzialmente
via telefono. Il tasso di crescita europeo è del 2-3 per
cento; la disoccupazione è attorno al 7-8 per cento; il sistema
di welfare è forte, con sanità e istruzione pubbliche
e gratuite. LEuropa orientale, Russia compresa, si sta sviluppando
al 6-7 per cento; e così anche lAfrica e i Paesi arabi.
Gli Stati Uniti si sono rivolti in particolare alla Cina. Tra le
cento maggiori imprese del mondo, oggi dieci sono sino-americane,
tre latino-americane, quattro indiane, cinque russe; delle altre
78, cinquanta sono nordamericane e ventotto europee.
Lintreccio Cina (sviluppo al 6-7 per cento)-Stati Uniti (sviluppo
al 3-4 per cento) è basato su sistemi Internet diffusi soprattutto
via satellite e tv; gli altri Paesi asiatici sono stati in qualche
modo schiacciati e hanno tassi di crescita più
bassi.
Il Giappone, col suo invecchiamento precoce e una crescita all1-2
per cento, è diventato unarea problematica. Accanto
allinglese, lo spagnolo acquista uno status come lingua molto
diffusa; pur con rilevanti contatti scientifici, si rileva una certa
separazione culturale fra Università europee e americano-asiatiche;
unanaloga divisione si manifesta nella musica e nella letteratura.
Europei e sino-americani collaborano però in maniera efficace
e concreta sulle grandi questioni del governo del pianeta.
Il mondo in pezzi
Il Millennium Round, iniziato turbinosamente a Seattle a fine novembre
1999, si chiuse nel 2002 con un totale fallimento e ampie recriminazioni
tra europei e americani. Lamministrazione Clinton registrò
qui il suo maggiore insuccesso. Wall Street crollò nel 2001,
e la successiva amministrazione repubblicana introdusse pesanti
dazi doganali. Negli Stati Uniti il tasso di crescita si è
ridotto all1 per cento; lEuropa ha evitato un crollo
altrettanto brusco, ma i suoi tassi oscillano sull1-2 per
cento. La disoccupazione, sia in Europa sia negli Stati Uniti, è
sul 7-10 per cento.
Linfluenza politica americana rimane forte nel Sud-Est asiatico
e in Sudamerica, quella Europea in Africa e, meno, in Medio Oriente.
Con la Russia cè un accordo traballante, che garantisce
lo status quo e il sostegno europeo ai russi nellAsia ex sovietica,
in opposizione alla presenza cinese. La Cina, a sua volta, ha esteso
la sua influenza a gran parte dellAsia, scontrandosi con lIndia.
Si è verificato nel 2007 uno scambio nucleare sino-indiano
(luno e laltro Paese hanno sganciato piccoli ordigni
nelle zone desertiche avversarie). Linfluenza dellOnu
si è affievolita, i traffici internazionali si sono ridotti,
Internet è soggetta a pesanti controlli di polizia. Le libertà
e i diritti civili hanno ovunque subìto riduzioni più
o meno vistose.
Ecco: riteniamo di aver dato sufficiente food for thought,
cibo per i vostri pensieri, secondo la nota espressione inglese.
A titolo di cronaca, diamo il 60-65 per cento di probabilità
al primo scenario, 25-30 al secondo, 5-10 al terzo.
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