Il futuro del cambio dollaro-euro
dipenderà da quale delle due economie riuscirà a riprendersi
per prima
dal rallentamento economico mondiale.
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Leuro è stato un successo eccezionale. Ritengo di
poter dire che si tratta del miglior lancio di una valuta in tutta
la storia delle monete su scala mondiale. E vero, cè
stato un problema nellaggiustamento dei prezzi. Ma era prevedibile.
Quando le valute vengono unificate allimprovviso, scatta in
azione un fenomeno che viene chiamato la legge di un prezzo
(Law of one price). I prezzi in alcuni Paesi membri
dellUnione economica e monetaria erano più bassi rispetto
a quelli di altri Stati e pertanto si sono dovuti adeguare allinsù,
si sono dovuti aggiustare al rialzo per raggiungere
quanto più possibile lequalizzazione.
In termini economici, equalizzazione vuol dire livellamento di punte
superiori o inferiori alla normalità, e quindi una stabilizzazione,
fenomeno ancora in corso. Ritengo che questo aggiustamento in Eurolandia
sia stato in alcuni casi eccessivo, vale a dire che il movimento
dei prezzi sia stato superiore a quanto necessario. Questo potrebbe
indicare che i prezzi saliti troppo dovranno retrocedere, dovranno
calare.
Ci sono due possibili spiegazioni per quanto è accaduto fino
a questo momento alleuro, in termini di prezzi. La prima è
che leuro è stato, almeno fino a poco tempo fa, piuttosto
debole e che questa sua debolezza ha finito con lo spingere al rialzo
i prezzi. Laltra spiegazione è che si è trattato
di una sorta di effetto-illusione sui numeri e sulla
moneta stessa, associata con il fatto, per esempio, che in Italia
duemila lire sono state rimpiazzate con un solo euro.

So bene che gli italiani si lamentano di ben altro. Esiste una
scuola di pensiero, che in realtà non è soltanto italiana,
secondo la quale la nascita delleuro ha coinciso con la creazione
di una trappola della recessione. Uno schema recessivo dove la rigidità
del Patto di Stabilità, che non consente politiche fiscali
molto espansive, è aggravata dallo statuto della Banca centrale
europea, che non concede grandi spazi per una politica monetaria
espansiva. Ebbene: io non credo che lItalia abbia veramente
voglia di tornare indietro nel tempo a quelle politiche inflazione-svalutazione-deficit
della fine degli anni Settanta e degli anni Ottanta che hanno creato
i problemi che la Penisola si trova adesso a dover affrontare. Quei
tempi sono passati e prevedibilmente non torneranno mai più.
Per quel che riguarda la prudenza della Banca centrale europea,
suggerita dallobbligo di attenersi ai vincoli dellinflation
target, tenuto conto che si tratta di unIstituzione relativamente
giovane, va sottolineato che complessivamente ha fatto un buon lavoro.
E stata una sfortuna per lEuropa, come anche per il
resto del mondo, che la grande espansione degli anni Novanta adesso
sia in fase di stallo o di lento riavviamento. E sono sicuro che
molti politici europei vorrebbero che la Banca centrale europea
adottasse una politica monetaria più espansiva, anche se
questo sarebbe un danno per il controllo dellinflazione e
contribuirebbe a indebolire leuro. Tutto questo, però,
sarebbe un grave errore.
Il futuro del cambio dollaro-euro, poi, dipenderà da quale
delle due economie riuscirà a riprendersi robustamente per
prima dal rallentamento economico mondiale. Leuro potrebbe
pure sul breve termine apprezzarsi nei confronti del dollaro; ma
se, come sembra, la crescita degli Stati Uniti sarà più
veloce di quella dellarea delleuro, allora la moneta
unica europea non riuscirà a mantenere questo premio sopra
la divisa statunitense.
Per avere una marcia in più, lEuropa deve liberalizzare
il mercato del lavoro. Deve deregolamentare le sue economie. Deve
aumentare letà per andare in pensione. Deve consentire
lesistenza di strutture salariali più differenziate.
Deve spostare il peso della disoccupazione dal settore privato a
quello pubblico.
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