La teorica parità
di sovranità di ogni singolo Paese
dellAmerica Latina non fa parte del
vocabolario di
politica estera
del Brasile.
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La prima immersione del Presidente americano nella diplomazia multilaterale
(al Vertice delle Americhe di Quebec) è stata un successo.
In quella sede, ha sostenuto energicamente la realizzazione, il
più presto possibile, di unarea di libero scambio panamericana
(Ftaa), che dovrebbe abbattere le barriere commerciali dallAlaska
alla Patagonia. I negoziati, avviati a Miami nel 1994, si dovrebbero
concludere entro il 2005, ma i passi di questo cammino si annunciano
difficili, perché i dimostranti di Quebec, per quanto incoerenti
e striduli, rappresentano un elettorato importante, soprattutto
tra gli ambientalisti e il sindacato.Il compito dellamministrazione
Bush è ostico anche perché quellaccelerazione
dei negoziati che vorrebbe non è condivisa da tutti i Paesi
latino-americani. Il Messico, riluttante a indebolire il suo accesso
preferenziale al mercato americano sotto lombrello del Nafta
(laccordo di libero scambio del Nordamerica, stipulato nel
1992 tra Stati Uniti, Canada e Messico) non ha mostrato nessun entusiasmo
per la scadenza 2003, suggerita dagli Stati Uniti per la conclusione
del negoziato.

Ma il principale oppositore a un rapido progresso verso il Ftaa
e probabilmente al Ftaa stesso è il Brasile:
per motivi economici ma soprattutto politici, che nascono dallaspirazione
storica brasiliana a un ruolo guida nellemisfero Sud. In quello
spirito, il Brasile ha cercato di trasformare il Mercosur (laccordo
per un mercato comune tra Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay,
entrato in funzione nel 1995) in un rivale più che in un
partner del Nafta, come invece prevede il Ftaa.
Il carismatico presidente del Brasile si è rifiutato di
condividere lottimismo della federazione Usa a Quebec. Senza
la riduzione delle barriere nordamericane alle esportazioni brasiliane,
ha sostenuto, il Ftaa «sarà un accordo irrilevante
o, nel peggiore dei casi, un accordo ipotetico e indesiderabile.
Se vogliamo andare verso unintegrazione effettiva, bisogna
eliminare le differenze tra nazioni, che sono ingiuste; e la profonda
ineguaglianza di reddito e di qualità di vita allinterno
e tra le nazioni».
Questi nobili obiettivi, però, sono chiaramente irraggiungibili
entro la scadenza del 2005 sia per il negoziato Ftaa sia per qualsiasi
accordo commerciale prevedibile. Richiedono un impegno decennale
comunque da parte dei Paesi dellemisfero occidentale per una
grande rivoluzione sociale. Il presidente brasiliano non ha lasciato
dubbi sui suoi obiettivi strategici quando, a Quebec, ha descritto
il Mercosur come la priorità brasiliana assoluta,
che trascende progetti regionali come il Ftaa. «Mercosur
ha detto è il nostro destino, Ftaa è unopzione».
La differenza va ben oltre il gioco di parole. Ftaa è concepito
come unarea di libero scambio per tutte le Americhe. Mercosur
è un blocco commerciale che, qualunque sia la sua retorica
non-discriminatoria, nella sua essenza pone barriere più
alte verso il mondo esterno e tra gli Stati membri. E il mondo esterno
discriminato include tutte le Americhe al di fuori del Mercosur.
Programmato in questo modo, è difficile vedere come il Mercosur
possa essere fuso in un accordo più largo con il Nafta per
promuovere una crescita generale in tutto lemisfero. Piuttosto,
è più probabile che affermi lidentità
dellAmerica Latina come separata e, se necessario, opposta
a Stati Uniti e Nafta. La storia del Brasile va in questa direzione.
Per molto tempo il Paese si è considerato il perno dellAmerica
Latina, così come gli Stati Uniti lo erano del Nord America.
Entrambi poi collaboravano in armonia attraverso frequenti scambi.
La teorica parità di sovranità di ogni singolo Paese
dellAmerica Latina, postulata dal sistema intra-americano,
non fa parte del vocabolario di politica estera del Brasile.
Il modello della relazione particolare tra Stati Uniti
e Brasile è quello dei rapporti Usa-Gran Bretagna e durò
fino allamministrazione Ford, che concesse a Brasilia uno
status consultativo speciale. Poi però le relazioni cominciarono
ad atrofizzarsi, perché crescevano le preoccupazioni americane
verso il governo militare autoritario che governava il Brasile.
Con la restaurazione della democrazia negli anni Ottanta, queste
circostanze svanirono, ma si intensificò il disaccordo economico,
e con esso le discriminazioni contro le importazioni brasiliane.
Secondo i funzionari brasiliani, il Ftaa darà relativamente
pochi benefici allagricoltura brasiliana finché il
programma di aiuti agli agricoltori statunitensi conferirà
indebiti vantaggi ai produttori nordamericani. Inoltre, implicherebbe
lo smantellamento oppure, come minimo, un ridimensionamento delle
barriere doganali che il Brasile ha innalzato per proteggere le
sue industrie. E questo non piace agli industriali brasiliani.
Così il Ftaa è visto da molti, in Brasile, come congegnato
per il vantaggio unilaterale degli Stati Uniti. Il Paese non intende
rinunciare a costruirsi una posizione dominante in America Latina,
rallenta i negoziati Ftaa per consolidare il Mercosur, lega Argentina,
Paraguay e Uruguay alla sua idea di una futura America Latina e
costringe gli Stati Uniti a trattare con un blocco regionale anziché
con i singoli Paesi.
Al di là dellAtlantico, lEuropa lancia segnali
altrettanto seduttivi. In visita in America Latina nel 1997, il
presidente francese identificò il futuro dellAmerica
Latina non con il Nord, intendendo il Nafta e gli Stati
Uniti, ma con lEuropa.
E in unintervista del dicembre del 2000 lallora presidente
del Consiglio europeo, il portoghese Guterres, difese un accordo
agricolo con il Mercosur come la via per «costruire un nuovo
ordine mondiale multipolare in grado di limitare la naturale egemonia
degli Stati Uniti».
Se queste tendenze si imporranno, il Mercosur si posizionerà
come entità distinta nei confronti dellEuropa, ma in
rivalità istituzionale con il Nafta e con gli Stati Uniti.
E questa è una sfida alla posizione storica degli Stati Uniti
nellemisfero e alla sua aspirazione a un ordine mondiale basato
su una comunità crescente di democrazie nelle Americhe.
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