Si tratta di offrire strumenti innovativi
che premino gli aspetti finanziari dellimpresa-cliente, nellottica
di uno sviluppo consapevole e realistico delle leve monetarie e
finanziarie al servizio di un valido progetto industriale.
|
|
Ha ragione Tremonti nel dire che al Sud serve una Mediobanca
per consentire un migliore accesso al credito delle pmi e sopperire
alla debancarizzazione?
E utile precisare che la costituzione di una Mediobanca
per il Sud non va vista come una finalità da perseguire a
tutti i costi, ma come uno dei possibili strumenti utili al raggiungimento
del fine. Fatta questa premessa, ci si chiede: limpresa meridionale,
per le sue caratteristiche e per gli obiettivi che intende perseguire,
ha effettivamente bisogno di uno strumento tipo Mediobanca?
Durante la sua recente visita a Lecce, il Governatore Fazio ha risposto
di no e io sono daccordo con lui.
Unipotetica Mediobanca per il Sud, infatti, dovrebbe intervenire
innanzitutto nel capitale delle aziende, ma, comè noto,
gli imprenditori meridionali si sono dimostrati sempre restii a
consentire lingresso di altri soggetti nel capitale delle
loro aziende, privilegiando, invece, la dimensione familiare delle
stesse. Se questo è vero, ci si può anche chiedere
se limpresa meridionale sia effettivamente in grado di utilizzare
una Banca che assuma partecipazioni nel capitale delle imprese.
Sino ad oggi le aziende hanno preferito utilizzare strumenti di
debito per soddisfare le loro necessità e non si può
non tener conto di questa realtà, anche se sappiamo benissimo
che in un futuro sempre più prossimo emergeranno i limiti
di tale modello, incapace di far crescere le imprese in maniera
adeguata per reggere il confronto competitivo nel mercato globalizzato.
Se lo strumento Mediobanca non è indispensabile,
quali possono essere, allora, gli altri strumenti utili o necessari
per favorire la crescita delle imprese meridionali?
In primo luogo, penso allimportanza di unefficace azione
di contrasto di ogni forma di illegalità presente sul territorio
e allurgenza di restituire ai cittadini quel clima di legalità
diffusa di cui si avverte sempre più il bisogno; suggerirei,
poi, il miglioramento delle infrastrutture, minori vincoli autorizzativi,
lo sviluppo da parte degli imprenditori di una più spiccata
mentalità manageriale.
Per quanto riguarda più da vicino le banche, credo che la
loro funzione non debba essere eccessivamente enfatizzata. Esse
storicamente seguono lo sviluppo, non lo precedono. E loro
precipuo compito, comunque, quello di sostenere la crescita delle
aziende e di farlo con sempre maggiore incisività fornendo
servizi migliori, nuovi strumenti di ingegneria finanziaria nel
quadro di più intensi rapporti di collaborazione con le imprese.
Nellipotesi di un modello Mediobanca, le banche
locali sarebbero interessate a parteciparvi?
Piuttosto che pensare alleventuale forma di partecipazione
ad unipotetica Mediobanca, preferisco soffermarmi
su questa constatazione: una banca popolare, come la Popolare
Pugliese, è chiamata proprio dalla realtà
in cui opera a migliorare la qualità di ciò
che, direttamente o indirettamente, produce e vende. Si tratta,
in altri termini, di offrire strumenti innovativi che premino gli
aspetti finanziari dellimpresa-cliente, nellottica di
uno sviluppo consapevole e realistico delle leve monetarie e finanziarie
al servizio di un valido progetto industriale.

Mi vado convincendo sempre più che il successo o meno di
unazienda che voglia reggere il confronto competitivo si giocherà
sulla capacità di costruire il proprio sviluppo puntando
soprattutto sulla bontà dellimpresa stessa e, quindi,
sul valido sostegno della sua parte finanziaria.
Per creare vero sviluppo è più utile un grande
polo bancario (che gestisca anche gli incentivi alle imprese) o
lutilizzo di nuovi strumenti che facilitino la capitalizzazione
delle PMI?
La dimensione dellattività bancaria, specie negli
ultimi anni, ha costituito e costituisce un tema molto dibattuto.
Personalmente credo che per le imprese meridionali non sia tanto
decisiva la presenza o meno di un grande polo bancario. E
fondamentale per esse, invece, poter disporre ed utilizzare gli
strumenti necessari e utili alla loro crescita, meglio se forniti
da una pluralità di banche di dimensione diversa.
Detto questo, ritengo che proprio il forte radicamento nel territorio,
lo stretto e storico legame con le aziende, un diverso approccio
al rischio, fanno delle cosiddette banche locali un
interlocutore importante delle imprese.
Sono convinto che il sistema bancario, in genere, e le banche locali
(popolari in testa), in particolare, sapranno svolgere il ruolo
che ci si attende nello sviluppo delle imprese del territorio, valorizzando,
nello stesso tempo, quello di altri organismi, come i Confidi, importantissimi
per la crescita delle aziende.
Per quanto riguarda la Popolare Pugliese, vorrei sottolineare
come da tempo la banca stia profondendo i suoi migliori sforzi per
distinguersi in termini di prodotti e servizi e trasparenza. E a
questo proposito va ricordato linserimento della Banca, nello
scorso mese di settembre, da parte dellAssociazione Bancaria
Italiana fra le poche banche che hanno attuato tutti gli otto progetti
di trasparenza messi a punto dallAbi nellambito delliniziativa
Pattichiari.
|