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Bilancio al 31.12.2004
Il 17 aprile presso il Cinema Teatro Italia di Gallipoli si è
riunita lassemblea ordinaria e straordinaria della Banca.
Nella parte ordinaria è stato approvato il bilancio al 31
dicembre 2004, chiusosi con un utile netto pari a e 8,41 mln (+10,33%
rispetto allanno precedente).
Per quanto riguarda i risultati patrimoniali, si evidenzia il buon
andamento dei crediti alla clientela che, cresciuti dell11,19%,
si attestano a quota 1.215,68 mln di euro. Fra gli impieghi economici
va rimarcata la forte crescita del comparto mutui e prestiti
personali, passato dal 50,90% del 2003 al 53,45% di questanno.
Per quanto riguarda le categorie di clientela finanziate, il comparto
produttivo assorbe il 67,50% del totale degli impieghi erogati.
Sul fronte della raccolta, quella diretta, passa a 2.105,07 mln
di euro (+3,13%), mentre la indiretta e la complessiva si attestano
rispettivamente a e 1.185,41 mln (-3,35%) e a e 3.290,48 mln (+0,70%).
In linea con le attese, il rapporto fra sofferenze nette e impieghi
al 3,72% e quello incagli netti/impieghi all1,55%, che si
attestano, quindi, ben al di sotto della media regionale.
Circa i dati di conto economico il margine dinteresse, pari
a e 63,44 mln, risulta in lieve aumento rispetto allanno precedente
(+0,88%), mentre registrano incrementi più consistenti sia
il margine dintermediazione a e 104,03 mln (+2,92%) sia il
margine di gestione a e 26,99 mln (+6,89%). Lutile lordo pari
a 16,46 mln di euro (+14,12%), dopo aver scontato imposte per e
8,05 mln, dà un utile netto di 8,41 (+10,33%). Il dividendo
assegnato è di 0,18 euro (+5,9%).
«I risultati ottenuti dalla Banca ha detto il Presidente
Raffaele Caroli Casavola sono soddisfacenti, perché
conseguiti in uno scenario complesso, caratterizzato da riduzione
dei ricavi, sostanziale stabilità dei costi operativi e contrazione
dello spread».
Per quanto riguarda i risultati del Gruppo Bancario Banca Popolare
Pugliese (oltre alla Capogruppo, ne fanno parte: SO.BA.RI.T. Spa,
società per la riscossione dei tributi; Quadrifoglio Srl,
società di cartolarizzazione di crediti, BPP Service Spa,
specializzata in attività immobiliare e nel recupero dei
crediti della Banca e BPP Sviluppo Spa, attiva, per il momento,
nel settore del credito al consumo, dei prestiti contro cessione
di quota dello stipendio e dei mutui residenziali), al 31 dicembre
2004 il totale delle attività del Gruppo è di e 2.420
mln; il patrimonio netto consolidato di e 153,110 mln e lutile
netto è di e 8,070 mln.
Nella parte straordinaria lassemblea ha deliberato di apportare
alcune modifiche al vigente Statuto e ha approvato il nuovo Regolamento
assembleare.
Taviano: inaugurazione Piazza Watt
Venerdì 20 maggio sono stati scoperti, nel corso di una partecipata
manifestazione, due altorilievi in bronzo raffiguranti levoluzione
di Taviano e il ritratto di Giorgio Primiceri, realizzati dallartista
Salvatore Marrocco, e collocati in Piazza Watt, che è stata,
così, restituita alla cittadinanza, dopo essere stata completamente
rifatta, grazie al contributo della Banca.
Linaugurazione, seguita da diversi mezzi dinformazione,
si è aperta con i saluti del Sindaco Giuseppe Tanisi e dellAssessore
ai Lavori Pubblici Carlo Portaccio, cui ha fatto seguito lintervento
del Direttore Generale, Vito Primiceri, sul tema Princìpi
etici e strategie della Banca per lo sviluppo del territorio
e quelli dellimprenditore Walter Bruno e del Sottosegretario
alla Difesa, sen. Rosario Giorgio Costa. Apprezzate anche le melodie
cantate dal baritono Francesco Faiulo. «Quando ho loccasione
dincontrare clienti o amici di Taviano o di altri paesi
ha detto il Direttore Generale nel suo intervento, di cui si propone
una breve sintesi che furono le cittadine nelle quali le
banche di Parabita e di Matino aprirono i loro primi sportelli,
molto spesso sento menzionare la banca non come Banca Popolare Pugliese,
ma con altro più antico nome o come la nostra Banca.
Questa definizione mi provoca gioia ed emozione. Gioia, perché
capisco che sin dagli inizi della propria storia la Banca Popolare
diventa linterlocutore privilegiato dei cittadini di quei
comuni in cui lAzienda apre uno sportello. Da quel momento
in poi la sua storia si lega indissolubilmente alla storia di quei
paesi e delle comunità che li compongono.
Emozione, perché noi che oggi guidiamo la Banca sentiamo
il peso e lorgoglio di questa storia fatta da uomini probi
e lungimiranti, che, lavorando sodo e senza cedere alle mode o alle
lusinghe del momento, hanno saputo portare avanti un progetto lungo
larco di oltre un secolo e che speriamo, con laiuto
di Dio, possa durare per molto tempo ancora.
Trepidiamo e siamo emozionati, perché non poche volte ci
chiediamo se saremo capaci fino in fondo di trasmettere alle nuove
generazioni ciò che abbiamo ricevuto da quei grandi pionieri
che hanno segnato in positivo la storia del nostro territorio.
Per quanto riguarda più da vicino lincontro dei tavianesi
con la Banca occorre andare indietro di quasi quaranta anni. Come
sanno molti dei presenti, la storia ha inizio nel 1966. Nel marzo
di quellanno come si legge nel libro dei verbali del
Consiglio dellallora Banca Agricola di Matino «il
Direttore informa gli Amministratori che gli Organi Superiori hanno
concesso lapprovazione di massima al progetto di fusione per
incorporazione nella Banca Agricola di Matino della Cassa Rurale
e Artigiana di Taviano».
Il Consiglio, appresa la notizia, «autorizza la Direzione
a procedere nelle pratiche inerenti largomento e a dare conveniente
sistemazione ai locali in Taviano che ospiteranno la Dipendenza».
Il 10 settembre di quello stesso anno viene stipulato latto
di fusione. Lapertura dellAgenzia di Taviano, sotto
la nuova ragione sociale, avviene il 12 settembre e fra i partecipanti
a quella bella manifestazione, che si caratterizzò come una
vera e propria festa di popolo, partecipava anche il sottoscritto
che proprio in quellanno fu assunto dalla Banca Agricola di
Matino.
Il legame fra la Banca e Taviano si fa subito saldo: lanno
successivo viene acquistato un terreno per erigervi i nuovi uffici
dellAgenzia, che verranno inaugurati il 19 luglio del 1969;
crescono, sintensificano e si consolidano le relazioni di
clientela fino ad arrivare ai nostri giorni che annoverano Taviano
come una delle più importanti filiali della Banca [
].
La filiale di Taviano gestisce oggi oltre 7.500 conti e intermedia,
fra depositi e impieghi, oltre 90 milioni di euro. Sono belle cifre,
che più e meglio di tante parole caratterizzano loperosità
dei tavianesi e i profondi e radicati legami che li uniscono alla
Banca.
Lungo tutta questa strada ci hanno accompagnato tanti amici, tanti
soci e tanti clienti, ma anche tanti collaboratori. Abbiamo fatto,
così, un cammino comune lungo quasi quarantanni, nel
corso dei quali è cambiato praticamente tutto, almeno allapparenza.
I problemi di fondo, però, al di là del contingente
non sono mutati nella sostanza. Gli anni Sessanta sono gli anni
in cui si discute dei compiti e dei limiti dellintervento
pubblico nei confronti delliniziativa privata. Il miracolo
economico comincia ad accusare le prime crepe. Il Sud, e il nostro
Salento non fa eccezione, continua la dolorosa esportazione di braccia
verso la Francia, il Belgio, la Svizzera, la Germania e, poi, verso
il Nord Italia.
[Anche oggi ] Lemigrazione di intelligenze dal Sud verso altri
territori, nazionali e non, continua, sintensifica e costituisce
la causa peggiore e più duratura dimpoverimento delle
nostre regioni. Le aziende accusano difficoltà a reggere
la concorrenza dei paesi dellest, europeo o asiatico che sia.
Il Paese perde di competitività. Tutti facciamo grandi sforzi
per non farci sopraffare dalle difficoltà. Ci anima una grande
voglia di fare. Voi e noi. [...]
Non abbiamo bisogno di beneficienze, ma di condizioni di contesto
pari a quelle in cui opera limpresa del Nord. Solo ridefinendo
così il quadro di riferimento molti di noi saranno stimolati
e incoraggiati a ripensare il loro modo di essere imprenditori,
a riflettere, a seconda dei casi, se intraprendere la via dellinnovazione
o della riconversione per ritrovare smalto e competitività.
Una cosa sento di assicurare: la vicinanza della Banca a tutti Voi
che lavorate e producete fra tante difficoltà. A Voi che
con coraggio e tenacia continuate a produrre ricchezza negli insediamenti
che fanno da corona a questa piazza.
La Banca è chiamata ed è pronta ad assecondare le
vostre iniziative. È pronta, più in generale, ad assecondare
lo sviluppo del territorio. Non può però sostituirsi
alle imprese. Predica al vento chi sostiene il contrario! È
questa la vocazione di una banca moderna, è questa la vocazione
di una Banca Popolare, una banca che è solo simile, ma non
uguale a tutte le altre [
]».
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