Come già il Sacro Romano Impero, lUnione europea continuerà
ad avere le sue Corti, i suoi istituti
rappresentativi e la sua burocrazia:
tentacoli al posto di un braccio
esecutivo unico
e forte.
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Alla vigilia dei referendum, in pochi avrebbero scommesso su una
bocciatura franco-olandese della nuova Costituzione europea. Dopo
tutto, Francia e Olanda erano tra i fondatori dellUe. La necessità
di un«unione sempre più stretta» è
stata a lungo un dogma di fede in entrambi i Paesi, almeno allinterno
delle élites politiche aspetto che mi era stato fatto
notare quando, nel corso di una lezione ad Harvard, avevo previsto
la vittoria del no in Francia. Indignati, i miei studenti
francesi mi avevano contraddetto, certi che la campagna per il sì
avrebbe senzaltro avuto la meglio.
Eppure, tanto in Francia che in Olanda la Costituzione era stata
bocciata da evidenti maggioranze, lasciando le élites politiche
in preda allo shock. Nei giorni successivi ai referendum, gli analisti
hanno sostenuto che gli elettori francesi e olandesi non stessero
rifiutando la Costituzione in sé, ma esprimessero proteste
su questioni di economia interna come linflazione e
la disoccupazione o inquietudini sugli effetti dellallargamento
europeo. LOlanda, ad esempio, teme che la decisione di avviare
i negoziati di adesione con la Turchia possa rafforzare in Europa
lilliberale influenza dellIslam, già abbastanza
forte, agli occhi degli olandesi secolarizzati, in conseguenza dellimmigrazione.
Queste spiegazioni non sono però del tutto convincenti. LEuropa
ha affrontato problemi economici analoghi di disoccupazione e di
inflazione negli anni Settanta e Ottanta. Allepoca, anche
lallargamento che contemplava lammissione di ex dittature
del Mediterraneo come Grecia, Spagna e Portogallo, era materia controversa.
Tuttavia, gli elettori dei sei Paesi fondatori di quella che era
la Comunità Economica Europea non persero la fede. Accordarono
il loro consenso a misure come lAtto Singolo Europeo e lUnione
Economica e Monetaria, che implicavano modifiche tanto radicali
quanto quelle proposte oggi dalla nuova Costituzione.

No, le decisioni di Francia e Olanda non possono essere liquidate
come semplici voti di protesta. È accaduto qualcosa di più
profondo. LEuropa non è pronta per una Costituzione
genuinamente federale, ecco perché lUnione europea
non potrebbe mai trasformarsi negli Stati Uniti dEuropa.
La nuova Costituzione, a dire il vero, non era esplicitamente volta
a istituire gli Stati Uniti dEuropa. Il linguaggio federalista
era stato deliberatamente evitato in tutto il testo, per timore
di contrariare non soltanto i britannici, ma anche gli antifederalisti
danesi. «Ispirata dalla volontà dei cittadini e degli
Stati dEuropa di costruire un futuro comune recita
lart. 1 della Parte Prima la presente Costituzione
istituisce lUnione Europea, alla quale gli Stati membri attribuiscono
competenze per conseguire i loro obiettivi comuni. LUnione
coordina le politiche degli Stati membri dirette al conseguimento
di tali obiettivi ed esercita sulla base del modello comunitario
le competenze che essi attribuiscono allUnione». Non
cè alcun Noi, il popolo, al modo del preambolo
della Costituzione degli Stati Uniti dAmerica.
E tuttavia la Costituzione mirava a consentire alle istituzioni
dellUe esistenti di operare con metodo più federale
attraverso lampliamento e la semplificazione delle competenze.
LUe dispone già di molti degli attributi degli Stati
Uniti. Ha una Presidenza, un Senato (il Consiglio dei ministri),
una Camera dei deputati (il Parlamento) e una Corte Suprema. Se
da un lato, inoltre, lUe è lontana dallavere
una politica estera comune, dallaltro la nuova Costituzione
ha tentato di colmare questa mancanza.
Lart. I-16 stabilisce inequivocabilmente: «La competenza
dellUnione in materia di politica estera e di sicurezza comune
riguarda tutti i settori della politica estera e tutte le questioni
relative alla sicurezza dellUnione, inclusa la definizione
progressiva di una politica di difesa comune che può condurre
a una difesa comune».
Eppure, come sanno gli studenti di storia americana, furono le differenze
riscontrate nella struttura economica e nelle dimensioni degli Stati
membri a generare le maggiori difficoltà per gli estensori
della Costituzione degli Stati Uniti. Ecco la chiave per comprendere
le ragioni del fallimento della Costituzione europea. Come nel caso
degli Usa, allinterno dellUe esistono due diversi tipi
di mercato del lavoro. Nello stesso modo in cui alcuni Stati americani
accettavano la schiavitù e altri no, alcuni Stati Ue rispettano
modelli socialisti e altri no di qui i timori francesi sul
pericolo che il loro tanto celebrato modello subisca
loffensiva anglosassone. Il modello irlandese basse
tasse e alta crescita, imitato da alcuni audaci nuovi membri
dellUe, contribuisce soltanto ad accrescere linquietudine
francese di fronte allallargamento.

Ancora più rilevante la questione delle dimensioni. Come
lo Stato di New York e la Virginia facevano apparire piccola Rhode
Island, così gli Stati membri dellUnione variano dal
minuscolo Lussemburgo alla gigantesca Germania. I vecchi accordi
precedenti lallargamento miravano a compensare queste differenze.
Malgrado la Germania rappresentasse circa il 22 per cento della
popolazione (e coprisse una percentuale leggermente maggiore del
Pil) della vecchia Ue, disponeva appena del 16 per cento dei seggi
in Parlamento e pagava tra la metà e i due terzi di tutti
i contributi netti al bilancio dellUnione.
Il difetto fatale della nuova Costituzione risiedeva nella possibilità
di porre termine a questa situazione svantaggiosa per Berlino. Con
il sistema attuale, denominato voto a maggioranza qualificata, decisioni
importanti soprattutto rispetto allintegrazione economica
sono prese dai rappresentanti membri che siedono in Consiglio
dei ministri. A tali voti sono stati assegnati valori che non rendono
giustizia ai Paesi più grandi: Germania, Gran Bretagna, Francia,
Italia, ciascuno di questi Stati dispone di circa il 17 per cento
dei voti necessari ad assicurare una maggioranza qualificata.
Secondo la proposta Costituzione, tuttavia, una maggioranza qualificata
richiederebbe il consenso di «almeno il 55 per cento dei membri
del Consiglio, con un minimo di 15 rappresentanti Stati membri che
totalizzino almeno il 65 per cento della popolazione dellUnione».
Introducendo il criterio di proporzionalità, la seconda parte
della formula accresce sensibilmente limportanza della Germania:
Berlino vedrebbe aumentare il proprio peso, arrivando a disporre
di oltre un quarto dei voti necessari a conseguire la maggioranza
qualificata.
Qui risiede il vero significato della Costituzione: il Trattato
avrebbe palesemente rafforzato il ruolo della Germania, un motivo
di inquietudine in più per francesi e olandesi.
Il probabile, definitivo tramonto di questa Costituzione significa
che lUe si trova nel punto in cui anche gli Usa sarebbero
rimasti paralizzati, se i Tredici Stati non avessero mai superato
gli articoli della Confederazione (poi superati dalla Costituzione)?
No. LUe è già molto più avanti sulla
strada della federazione di quanto non lo fossero gli Stati Uniti
nel 1787. Ecco perché il rifiuto della nuova Costituzione
non prelude alla fine dellEuropa. Gli accordi Ue vigenti possono
generare confusione, ma sono attuabili. In realtà, funzionano
persino ora che solo 12 dei 25 membri usano leuro e solo 13
hanno firmato laccordo che azzera il controllo passaporti
alle frontiere.
Senza una nuova Costituzione, lEuropa sarà meno simile
agli Stati Uniti e più vicina al Sacro Romano Impero. Non
ci sarà alcun singolo ministro degli Esteri europeo da contattare,
quando il Segretario di Stato americano desidererà parlare
allEuropa. Non ci sarà alcun singolo presidente, nessun
grandioso esercito europeo. Come già il Sacro Romano Impero,
lUnione europea continuerà ad avere le sue Corti, i
suoi istituti rappresentativi e la sua burocrazia. Non un braccio
esecutivo unico e forte, ma molteplici tentacoli sovrapposti.
È questo che gli elettori francesi e olandesi chiedevano?
Fino a che lalternativa resterà una federazione nella
quale sia un altro Paese a dominare, la risposta è sì.
I francesi possono detestare i troppo liberali anglosassoni. Gli
olandesi possono temere lilliberale orda musulmana. Entrambe
le nazioni, però, conservano memorie piuttosto recenti della
vita in unEuropa dominata dai tedeschi.
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