Versi damore.
Vogliamo scoprire gli anonimi,
gli sconosciuti,
i perduti nel
tempo, che diedero voce alla propria anima e ne fecero un coro universale.
|
|
Parleremo di poesia e damore. Più precisamente, di
poesia damore, enunciazione che appare semplice, ma che così
non è, perché lanalogia è puramente sentimentale.
Infatti, la poesia è unessenza, mentre lamore
è cosa tutta umana.
Che cosa vuol dire che la poesia è essenza? Vuol dire che
è immagine della vita e del mondo, che è un riflesso
filtrato che rivela ciò che non sappiamo leggere e ricavare
non soltanto dalla realtà, ma neanche dalla verità.
Dunque, la poesia è pura comunicazione che aiuta a conoscere
le cose e noi stessi, a scoprire un senso unitario delluniverso.
Per questo si dice che luomo che sa comprendere il valore
di poesia è anche colui il quale sa meglio capire il proprio
compito in mezzo agli altri e in mezzo al mondo. Forse per questi
motivi da sempre si crede alla similitudine, alla corrispondenza,
allequazione poeta uguale profeta.

E lamore? Che cosè lamore? Senza alcun
dubbio, il più profondo e complesso sentimento, nel quale
la vita delluomo si svolge come parte più significativa,
e compone un arco, anzi un angolo giro, quellangolo
come tutti sanno che si annulla proprio nel momento in cui
si completa.
Lasciamo ai lettori, nella varietà delle cose che scopriranno
in queste e nelle pagine successive, la possibilità di orientarsi
e di crearsi per proprio conto unimmagine che sia più
o meno la sintesi di questo modo di essere dai volti infiniti, dai
risvolti anche enigmatici, dai valori mutevoli. Chi seguirà
la lettura comprenderà subito che un atto damore
può essere riconosciuto nellammirazione di un paesaggio,
di un fiore, di un animale, o nella fedeltà alla propria
terra, come nella dedizione alla propria donna, o nel trasporto
verso i propri ideali, o forse più di frequente nelle pene
dellattesa, o nei moti dellanima, o nel fuoco del tormento,
o infine nel segno del possesso e nel nome dellestasi raggiunta.
Poesia damore, allora, altro non può essere che parola,
linguaggio, suggestione, insomma simbolo della presenza delluomo
e delle cose, della fantasia e della natura separate o astratte
completamente da ciò che è il loro peso specifico
nella realtà.
Qualcuno ha detto che la poesia damore fiorisce di più
a cavallo dei grandi eventi della storia, piuttosto che dentro le
epoche fondamentali o rivoluzionarie. È in un momento di
tregua, tregua delle armi e dello spirito, che Ettore e Andromaca
si incontrano alle Porte Scee delle mura di Troia, e si dicono parole
fra le più sublimi di tutta lomerica Iliade. È
nella quiete estatica della notte che Romeo svela il suo sogno a
Giulietta, sublimando il preludio shakespeariano a una tragedia
senza nome. È in una sospensione dei tormenti che Francesca
conferma amore e compassione per Paolo, nellInferno dantesco.
Ma non è questa per quanto splendida la poesia
che ci interessa. Né vogliamo citare i poeti grandi, medi,
piccoli o minimi, che pure hanno dato allamore espressioni
spiritualmente alte. Vogliamo scoprire e proporre, invece, gli anonimi,
gli sconosciuti, i perduti nel tempo, quelli che diedero voce alla
propria anima e ne fecero un coro universale, un inno che riecheggia
in ogni epoca e in ogni luogo. Per questa ragione abbiamo scelto
poesie rigorosamente damore e rigorosamente anonime, come
patrimonio di tutti, oltre ogni barriera di luogo, di pelle, di
lingua. E per lo stesso motivo vogliamo partire dalla Mesopotamia,
o Terra tra due fiumi il Tigri e lEufrate. Una Terra
che fu madre della cultura e della civiltà mediterranea.
Cioè, nostra madre.
3000-2000 a.C. Culture mesopotamiche
Il fratello, il guerriero, leroe, Utu, dice alla sacra Inanna:
/ Il pastore dovrebbe sposarti, sorella mia. / Perché
mai, o vergine Inanna, non sei favorevole?. // Mai mi
sposerò il pastore, / mai mi vestirà delle sue stoffe
pelose, / mai mi toccherà la sua lana più fine. /
Me, la vergine, avrà il contadino, / e soltanto lui, in matrimonio
.
// In che cosa mi è superiore un contadino, un contadino!
/ In che cosa un contadino, uomo di dighe e canali, mi sorpassa?....
// Perché debbo correre dietro a te, o pastore, a te
o pastore, a te? / Le tue pecore sono libere di brucare lerba
alla sponda, / le tue pecore sono libere di pascolare fra le mie
stoppie... // Tu non puoi, pastore, solo per diventare mio marito,
/ farti contadino, luomo che vagheggio. // Puoi però
diventare mio amico!
1000 a.C. Area fenicio-cananea
Prendi argento, prendi oro, / possessi e schiavi per sempre!.
// Ma egli manda indietro i messaggeri: / Che bisogno ho io
dargento e doro, / di possessi e schiavi per sempre?...
/ Dammi quello che manca nella mia casa, / dammi la giovane Hurriya,
/ la più bella della famiglia, la primogenita, / la cui grazia
è simile alla grazia di Anat, / la cui bellezza è
simile a quella di Astante; / le cui pupille sono gemme di lapislazzuli,
/ le cui palpebre sono coppe di alabastro... / Io riposerò
alla vista dei suoi occhi
.
1900-1800 a.C. Egitto
...Era una principessa dolce di amore. / Bella fra le donne... /
Nera la chioma sua / più che il nero della notte, più
che le bacche delledbe. / Candidi i suoi denti / più
che le schegge della pietra focaia. / Una doppia ghirlanda i suoi
seni.

1759-600 a.C. Cina
Le rondini volano insieme, / luna sorpassa laltra. /
Questa Dama torna alla famiglia paterna; / laccompagno lontano,
lontano, nella campagna. / Già non la scorgo più...
/ Le mie lacrime cadono fitte. // In linea retta, decise, / le rondini
escono in volo. / Questa Dama torna alla famiglia paterna; / per
un lungo tratto laccompagno nel sud. / Già non la vedo
più... / Pare che il cuore mi si spezzi.
1000 a.C. India vedica
Nel grembo materno generati, / come marito e moglie ci creò
Tvastr vivificatore, / il signore di tutte le forme; / nessuno di
lui può trasgredire le leggi: / sa la terra che noi apparteniamo
a lui, lo sa il cielo...

500 a.C. India vedica
Come a un albero la liana / da ogni lato attorno si avvolge, / così
abbraccia tu me in modo che tu sia amorosa / di me e che non mi
sfugga... // Come al cielo e alla terra sempre / attorno gira il
sole, / così io mi aggiro attorno al tuo animo, / in modo
che tu sia amorosa di me e che non mi sfugga.
I-II secolo. Frammenti indiani
Adiràti in amore, due, fingendo di dormire per salvare il
proprio orgoglio, odono immobili i sospiri lun dellaltro:
chi cederà? // ...Credo che ambedue, dopo essersi scambiati
ingiurie, siano scoppiati insieme a ridere, quando si incontrarono
i loro occhi che lanciavano sguardi furtivi diretti luno allaltro...
Mari del Sud. Polinesia Isola di Pasqua
...Oh, schiudi le tue palpebre, amor mio! / Dove rimane tuo fratello,
mia diletta? / alla festa nella Baia del Saluto / cincontreremo
sotto le penne del tuo clan. / A lungo ho spasimato per te. / Manda
tuo fratello come mediatore del tuo amore... / Dovè
il messaggero del nostro amore? / Alla festa del Legname Portato
dalle Onde / cincontreremo per un abbraccio amoroso.
Mari del Sud. Hawaii
Nostalgia damore mi spinge a te, / cuore così freddo,
così freddo! / Tutto gelato sono / per questo freddo che
morde. // Come fredda e pungente la pioggia, / come freddo e pungente
il torrente, / del tutto intirizzito / per questo freddo
che morde. // A che pensi? Parla. / Non potremmo tu e io / serrarci
nelle braccia / per tener lontano il freddo?
Mari del Sud. Isola Yap
Un bel prodigio è il tuo splendore / come chiaro di luna.
/ Si effonde la luce della luna / che a noi annuncia il tempo, /
amata mia, nel nostro spirito! / Si accendono le prime strisce dellaurora.
/ Si fa sentire il primo uccello / nel crepuscolo albale. / Chiama
una volta, / luccello e la cicala / nel boschetto.
Mari del Sud. Melanesia - Isole Salomone
O tu che ti struggi! / Nel silenzio mi avvolsi, / io, albero di
desiderio, per te. / Tu mi dicesti: / Strappa molte perle
dal filo, / fammene un dono! / Fino a che sei stanco puoi riposare
sotto le foglie del sole, / e non desiderare altri amori. / Se poi,
come spero, ti venisse il desiderio / di riposare con me, / basta
che tu continui il cammino / quando sei giunto dietro larena.
/ Poi, volgendo lo sguardo, vedrai le piume stellate, / e già
a mezza strada troverai il mio nascondiglio. // Tuo marito,
però, quellessere squallido, / non ha fatto che piagnucolare
per causa tua, / e disse frignando: / Il corpo tu lo porti
ai tuoi congiunti, / come uno porta la lancia, / ne vuoi fare commercio,
/ e fai perfino cenni di richiamo alla gente!. // Quando senti
dire questo di te, / le lacrime ti sgorgano a torrenti!
Dai mari di Sandokan. Malesia
Fanciulla che ora va a nozze / col gran ciuffo di capelli alto sulla
fronte; / la fronte come la luna di giorno, / le sopracciglia come
curvi speroni di gallo, / le guance come manghi selvatici sbucciati.
/ Il naso è un bocciolo di fior di serayu, / lorecchio
un petalo di nenufar appassito, / il collo allungato come unanfora
di Patani, / il braccio come spalla darco, / le dita delicate
come i piccoli rami di citronella, / la vita così sottile
che si può cingere con lanulare, / i polpacci come
spighe gonfie di riso, / il tallone come uovo duccello, /
lalluce un tahil doro purissimo.
Il favoloso Catai.

Dinastia Han, 206 a.C.-221 d.C.
La chiara luna come bianca splende / sulle tende che velano il mio
letto! / In preda al dolore mi volto e non posso dormire, / raccolgo
le vesti e vado errando su e giù. / Lamore mio mi dice
che è felice. / Oh, dicesse che sta per ritornare! // Fuori,
in cortile, esito, solitaria: / a chi mai potrò dire i miei
tristi pensieri? / Con gli occhi fissi nel vuoto rientro in camera
/ lacrime fitte mi bagnano il manto e la veste.
Il favoloso Catai. Dinastia Sui, 589-618 d.C.
Seppi che lamor mio / se ne andava a Yang-chou, / e me ne
andai con lui fino a Chiu-shan. / Per un istante, quando mi stringevi
/ fra le tue braccia tese, / pensai che il fiume si fosse fermato
/ e non corresse più.
La Cina del 600-700
La sua bellezza sembrava simile a giada, / la sua grazia illanguidiva
i fiori, / la sua vaghezza era degna di illeggiadrire / il corteo
nuziale di un principe!

Dalle nevi dellEverest
Sopra i picchi delle montagne ad est / sè innalzata
la bianca luna; / nella mia mente a poco a poco è sorto /
il volto della giovane fanciulla.
Il Tetto del Mondo
Se colei cui si volge la mia mente / compagna diventasse della mia
vita, / per me sarebbe come ottenere / un gioiello dagli abissi
marini.
Il favoloso Cipango. 600-800 d.C.
Felice colui / che può udir la voce / di sposa cara, / finché
la chioma nera / diventi candida e rara.
***
Se cincontriamo, / il mio volto nascondo; / eppure tu sei
/ lamor che senza tregua / desidero vedere.
Il favoloso Cipango. 922 d.C.
Come la luna dellalba / così fu lei con me fredda:
/ dopo che lho lasciata, / di tutte le cose del mondo che
conosco / la più triste è lalba.
Canti di geishe
...Siamo due farfalle / legate in sonno. / Ormai saremo in due /
fino alla fine / della fine.
***
Chi sa per quale errore / ti odio, ti odio. / Ahi, quanto ti voglio
bene!
***
Prima che mi bagnassero i tuoi abbracci / si era già sciolto
il mio amore. / I roseti amano
|